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I lavoratori delle borse di lavoro di Agnone segnalano, mancanza di rispetto a tutela della privacy

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A seguito di un post scritto su una bacheca  Fb, alcuni lavoratori destinatari delle borse di lavoro del Comune di Agnone, hanno ritenuto opportuno esternare le proprie ragioni nel merito della questione. Le borse di lavoro del Comune di Agnone sono sei, cinque uomini e una donna Il Comune di Agnone ha  indetto il bando per fasce di popolazione svantaggiata nel maggio 2016, a seguito della premialità derivata dall'attivazione del porta a porta sulla raccolta differenziata. I destinatari sono stati inseriti per un periodo di sei mesi e 20 ore settimanali  nella“tutela e manutenzione del verde pubblico”, percepiscono  una borsa lavoro di euro 500 euro mensili lordi. 

Si  sono sentiti particolarmente offesi per più motivi:

La tenuta del verde pubblico di Agnone è tutta a loro carico, e probabilmente se non ci fossero stati , come poteva ben succedere, vista la fonte dell'investimento, il verde pubblico ad Agnone non avrebbe avuto gli stessi risultati. 

Lavorano spesso da soli non accompagnati,non solo nella tutela e manutenzione del verde pubblico, bensi' in tanti altri settori e sicuramente il lavoro da eseguire il giorno al quale fa riferimento l'autore del post su fb non fa parte dei loro compiti, ma il comune ha ben stanziato denaro pubblico per pagare ore di straordinario a chi lo straordinario può percepirlo per poterlo fare.

 Inoltre, alcuni di loro si sono sentiti offesi e risentiti per come qualcuno ha parlato di loro in termini di ex detenuti, ex tossicodipendenti, e osservano che anche se lo fossero non sta  nel diritto di alcuno parlare su una bacheca pubblica di delicatissime problematiche che rivestono la stretta sfera personale e la privacy di ognuno, anche perchè vivendo in un paese piccolo si identificano in brevissimo tempo i sei soggetti interessati. Esigono rispetto come esseri umani e come lavoratori svantaggiati.

 

 

 

 

 

 

 

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