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Agnone-Assemblea pubblica "Caracciolo". Sosto il pifferaio magico.

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15 Febbraio,assemblea pubblica sul futuro del Caracciolo.

Sul palco del teatro agnonese l’ing.Sosto, Direttore generale ASREM, che avrebbe dovuto illustrarci la prossima configurazione dell’ospedale che serve tutto l’Alto Molise e una vasta fascia del confinante Abruzzo. Sosto rassicura i presenti “avrete una sanità di qualità” e centra il suo intervento sulla grande vittoria di veder riconosciuto il nosocomio come di area disagiata, come fosse stato un colpo di fortuna e non un risultato ottenuto con le unghie e coi denti dopo anni di lotte, da parte di vari soggetti e a più livelli, basato sulla  rappresentazione oggettiva della realtà del nostro territorio.

Abilmente spiega che dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo,che altre richieste sarebbero bocciate a Roma,e magistralmente tenta di convincere  che  lui si è mosso negli unici ambiti consentiti dalle disposizioni ministeriali. Insomma state buoni se potete, anzi “dateci una mano”: veniva voglia di salire sul palco e dargli un abbraccio consolatorio…noi a lui!

Ma cosa sarebbe questa “sanità di qualità”? Avremo un Ponto Soccorso con personale dedicato condiviso con Isernia ( ma Isernia non è già nel caos?). Attenzione alle parole! Nel decreto 70 (Balduzzi) si specifica PERSONALE DEDICATO ALL’EMERGENZA URGENZA,INQUADRATO NELLA DISCIPLINA SPECIFICA COSI’ COME PREVISTO DAL D.M. 30.01.98, in parole semplici dovranno essere medici SPECIALIZZATI in Medicina d’urgenza.  Sarà così? Sosto non lo dice. Avremo 20 posti letto di medicina generale; una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery e/o Week Surgery programmati.

Allora torna  fondamentale sia per il pronto soccorso, sia per l’equipe chirurgica il ruolo e la presenza dell’anestesista,di cui non si fa parola, altrimenti è fuffa! A domanda precisa  sulla sorte dei numerosi dializzati Sosto risponde che avremo un punto dialisi, l’emoteca,radiologia con lettura a distanza,laboratorio analisi ,ma non specifica nulla di più. Ci dice anche che nonostante lo sblocco del turnover hanno difficoltà a reperire medici, gli si fa notare che è cosa comprensibile visto che le chiamate prevedono un impegno di pochi mesi e lui risponde che è nelle more dell’indizione dei concorsi. Insomma, pare non ci si possa muovere altrimenti. Anche quando gli si fa notare che nelle loro carte  i tempi di percorrenza per i vicini ospedali sono sbagliati (li hanno diminuiti ovviamente,proprio quelle tabelle tanto utili al riconoscimento di H di area disagiata!),minimizza e anzi ci racconta di quanto ha impiegato lui a raggiungere Agnone

.Vorremmo sommessamente ricordare che non è la stessa cosa viaggiare in macchina e in ambulanza,vorremmo sottolineare che i tempi di percorrenza non devono essere presi solo da ospedale a ospedale ma da comuni a ospedale!Quei tempi vanno necessariamente e onestamente corretti. Anche i riferimenti alla medicina territoriale,alle case della salute,ospedali di comunità,RSA che dir si voglia spacciati come panacea di tutti i mali, o come soluzioni,restano quello che sono:un di più, sicuramente utili , necessari ,integrativi ,MA che non sostituiscono in nessun modo la valenza dell’ospedale e, soprattutto,  NON rispondono all’emergenza urgenza.

In conclusione non condividiamo affatto l’entusiasmo e “l’incanto” che Sosto sembra avere suscitato nella platea e nei commenti dei giorni successivi. Eravamo al cinema: forse abbiamo visto un film diverso. Noi abbiamo visto il “pifferaio magico”. Si è addormentato perfino il Direttore sanitario Lucchetti!

Una parola vogliamo spenderla anche per gli interventi di alcuni Sindaci presenti, di cui va sottolineata una scarsissima partecipazione vista l’importanza dell’argomento. Smettiamola di parlare “della campana di Agnone”:se l’ospedale insiste fisicamente in Agnone si può parlare dell’ospedale di Belmonte ( tanto per fare un esempio di un comune vicinissimo) che non esiste? E smettiamola pure di usare la parola “territorio” solo per fare scena: la presenza così scarsa,tanto da non raggiungere quasi mai il numero legale, alla Conferenza dei Sindaci a C/Basso  parla da sola e smentisce tutti.

Se questo territorio è ridotto com’è ridotto, non solo per quanto riguarda la sanità,una domanda gli enti locali dovranno finalmente farsela. Lo diciamo da sempre:qui si è tutti colpevoli,nessuno escluso, e la storiella  del presunto protagonismo di Agnone è una toppa che non copre più nessun buco. Piuttosto andate  TUTTI e SUBITO in quel di Campobasso a battervi per quegli elettori che vi hanno votato e di cui dovreste curare gli interessi, senza aspettare che “qualcuno vi chiami”, e se non vi chiamano ,chiamate voi !

Ai cittadini che pensano che “questo è tutto quello che possiamo avere“ e dobbiamo accontentarci diciamo solo che la battaglia non è finita, nessuno si rilassi o si rassegni noi non lo faremo,…è quello che vogliono,NON seguite i pifferai magici , portano nel burrone!

Comitato civico “Il Cittadino c’è”

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