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Agnone-La grande Festa del Libro del 1999, una opportunità mancata!

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Era la fine degli anni ‘90, precisamente la primavera del 1999. Ad Agnone sembrava veramente la primavera della rinascita o perlomeno di una imminente bella stagione, fertile di fermenti creativi, culturali che lasciavano presagire altre rinascite, come quella economica, dell’impresa locale, dell' artigianato, di un vero e rinnovato turismo. Motore di questo sentore di rinnovamento:

la cultura, il sapere, i libri.

In quella primavera di ben 18 anni fa, dal 22 al 30 Maggio, fu organizzato un evento che ebbe risonanza nazionale: 

l' VIII^ Edizione della Festa del Libro.

Sfogliando i giornali locali, regionali, nazionali dell’epoca, ci si rende conto della dimensione e della portata quali-quantitativa dell’iniziativa: una 9 giorni di eventi socio-culturali, presentazione di libri, mostre, cinema, teatro, musica, con personaggi dell’editoria, scrittori giovani e meno giovani,  uomini di cultura, poeti, musicisti, personaggi dello spettacolo, giornalisti, artisti che travalicavano come fama e bravura non solo i confini regionali e nazionali ma anche internazionale. Tra i nomi famosi – per citare solo i nazionali - lo scrittore Alberto Bevilacqua,  il poeta Franco Loi, lo scrittore ellenico Pavlos Matetis,  Michele Prisco, Stanislao Nievo, il poeta albanese Gezim Hajdari, Chiara Gamberale, Plino Perilli, Eraldo Affinati, Carmen Lasorella, Marco Palladini ed altri ancora

 Al Palazzetto dello Sport, con la cura scenografica di Tonina di Pasquo, fu allestita l’esposizione dei libri, ma in ogni angolo di Agnone si svolsero  incontri, tavole rotonde, dibattiti, approfondimenti, concerti, rappresentazioni teatrali.

Per l’occasione, l’Editore Enzo Nocera organizzò una monumentale Mostra dedicata alla Rivoluzione Napoletana del 1799 per celebrarne degnamente il bicentenario.

Fu una "Festa" di alto profilo culturale, non riservata solo "ai pochi" ma molto partecipata da tutta la popolazione, una vera e propria “festa di comunicazione sociale”, con la partecipazione delle  scuole, degli alunni , degli insegnanti.

Migliaia i visitatori, i curiosi, provenienti da tutta Italia.

Gli organizzatori della manifestazione furono:

Il Comitato Scientifico organizzatore presieduto dal critico letterario Plinio Perilli, Domenico Lanciano (Università delle Generazioni), Gioconda Marinelli (scrittrice), Michela Misischia (Centro studi Alto Molise), Enzo Nocera (editore), Alessando Occhipinti (Sindacato Nazionale Scrittori), Giorgio Palmieri, Antonio Santoriello, il direttore della biblioteca Labanca Antonio Arduino, lo staff della sezione cultura del comune di Agnone, guidato dall’allora assessore alla cultura Francesco Paolo Tanzj, coadiuvato per l’occasione da Peppino Di Ciocco.

A festa finita l’entusiasmo, la felicità, la speranza per un rilancio di Agnone per gli anni a venire erano alle stelle: Agnone nuova Atene del Sannio, Agnone centro culturale del centro-sud dell’Italia, Agnone centro propulsore di una nuova economia legata alla fiorente attività culturale. Già si era con il pensiero e le proposte ad una grande IX Edizione della Festa del Libro che coinvolgesse tutta la popolazione, la cultura, le attività ricettive, l'impresa locale, le attività artigianali, le Associazioni.

In effetti amaramente, la festa era proprio finita. Lunghi anni di silenzio, sono seguiti a quella manifestazione. I giovani emigrano verso luoghi  dove le opportunità lavorative sono migliori. Lo spopolamento inesorabile. Tentare di invertire la rotta si può? Molte sono le teorie che si vanno affermando di una grande fuga inversa che dalle metropoli riporta le persone, stanche, insofferenti ai  ritmi, e non solo, metropolitani, verso i centri più piccoli, dove realmente la qualità della vita potrebbe essere migliore, ma è un sogno probabilmente.

 Ma ricostruire occasioni di incontro, di dibattito, di crescita personale e collettiva, sicuramente è possibile, aiuterebbero se non altro ad  uscire dal dilagante isolamento individualistico che azzera e imbarbarisce i rapporti umani anche nei centri urbani di piccole dimensioni.

 

 

 

 

 

 

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