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Agnone-Scuola digitale: Intervista alle maestre della scuola elementare San Marco, Imma Carrano e Rita Cappello

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Ieri sera presso Altomolise.net, una bella intervista a due persone speciali, due donne, maestre da lungo tempo nella scuola primaria. Insegnano alla scuola elementare di Agnone, nel quartiere di San Marco: Concetta Carrano  da tutti conosciuta come la maestra Imma e la maestra Rita Cappello. La maestra Concetta insegna alle classi 4^ e 5^ elementare e Rita alla 1^ e 4^classe.

Approccio semplice, con due donne apparentemente timide,ma determinate a portare avanti i loro progetti innovativi nella scuola, competenti, disponibili, preparate, all’avanguardia, e con gli occhi che regolarmente si illuminavano  e le bocche si schiudevano al sorriso ogni volta che parlavano dei loro piccoli alunni. Persone speciali, che fanno il loro lavoro con passione e amore 

Imma e Rita affiancano all'insegnamento tradizionale, un metodo e strumenti moderni, che proiettano i bambini nel mondo virtuale, ma  con risultati e crescita reale, naturalmente utilizzando rigide protezioni a tutela   delle insidie del web a danno dei minori.

Le maestre circa due anni fa, dopo la formazione presso enti accreditati e altamente qualificati, decisero, condividendo il percorso con la Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di Agnone Tonina Camperchioli,  di introdurre nelle classi quarte e quinte della scuola elementare di San Marco, le nuove tecnologie per l’apprendimento didattico, la scuola digitale, con metodo EAS(episodi, apprendimento, situato), che viene effettuato attraverso l’utilizzo di smartphone, tablet, pc, avuti in dotazione dopo che l’istituto Omnicomprensino G.N.D’Agnillo  partecipò ad un bando di concorso promosso dalla samsung smart future, in collaborazione con il  Ministero della pubblica istruzione, dove risultò vincitore

Nell'intervista che segue le maestre spiegheranno, come e’ stato possibile e come avviene tutto il percorso didattico con  bambini di circa 9 anni, percorso che assegnano alla scuola elementare di San Marco di Agnone la quasi esclusività nel Molise per l’utilizzo di mezzi informatici finalizzati all’apprendimento didattico con metodo Eas:

Maestre qual è la formazione specifica per l’insegnamento digitale con metodo EAS?

 Imma:  La mia formazione digitale risale a molti anni fa attraverso corsi e master digitali presso il Politecnico, ma la formazione è continua per chi si occupa di digitale

Rita e’ importante l’introduzione delle nuove tecnologie per l’apprendimento didattico?

Rita: Oramai in tutte le case se ne fa uso e cosi in molte scuole d’Italia. Importante e’ il poter abbinare il libro, il testo  con i tablet,computer per l’apprendimento. Non trascurare il passato ma andare verso il nuovo

La scuola e’ al passo con i tempi?

Imma:  No, la scuola non e’ al passo con i tempi, avrebbe bisogno di una vera innovazione metodologica adeguata, la nostra esperienza quella fatta con metodologia con  EAS è una innovazione, ma  purtroppo ristretta a pochi, andrebbe estesa a tutte le scuole

 Imma ci spieghi come funziona l’apprendimento con metodo EAS?

Costa di tre fasi, una fase preparatoria, La seconda fase operatoria, la terza ristrutturativa. Nella fase preparatoria viene presentato del materiale ai bambini, ma non spiegato

Siete voi a scegliere il materiale

Imma: Si, ma adesso e spesso i bambini propongono loro, hanno tante idee e spesso ci sorprendono per la loro lungimiranza

Ad esempio?

Imma: C’era un bambino appassionato di vulcani che ha coinvolto gli altri bambini, ed è stato lo spunto per fare un EAS. Noi diamo dei siti , dei link, dei file, un video

Allora hanno bisogno dei familiari se il lavoro viene fatto a casa?

Rita: Si ma non e’ necessario, i bambini sono in grado di andare sul blog, postare, gestire un blog. Abbiamo un nostro blog blog blog.edidablog.it/edidablog/sanmarco che ci serve come archivio, deposito dei nostri lavori, dove i bambini possono cercare e trovare il materiale e puo' essere utili ad altri.. In ogni caso il cartaceo non e’ abbandonato del tutto

Imma la seconda fase?

Imma:Fase operatoria,  in classe noi disponiamo di un nuovo setting di aula, cambiamo l’organizzazione dei banchi, creiamo piccole isole di lavoro, piccoli gruppi, in genere di due massimo tre bambini. I bambini si sentono padroni e fanno scelte autonome

I bambini si scelgono tra di loro?

 Imma :Si, si scelgono, ma facciamo ruotare e interagire tra loro tutti i bambini,  li esortiamo a non fare sempre gli stessi gruppi.

Ma perchè il metodo EAS viene definito metodo rovesciato?

 Imma: Perchè il metodo EAS capovolge quelle che sono le fasi di una lezione tradizionale. Non prima la lezione del maestro, frontale,dietro una cattedra,lezione semplicemente trasmissiva, ma i bambini fanno ricerche a casa in modo autonomo, anche se noi diamo materiale e piccole indicazioni iniziali, ma lavorano in completa autonomia e questo per loro significa mettersi in gioco, si sentono spinti a dare il meglio di se,e vale anche per i  bambini che presentavano qualche difficoltà, nasce anche una sana competizione. Dopo aver lavorato in piccoli gruppi creano un artefatto digitale, realizzano un prodotto digitale, attraverso un padlet, un aggregatore di risore, loro stessi inseriscono dai loro tablet le ricerche che fanno nei piccoli gruppi,ricerche che vengono inserite all’interno del padlet, che realizza tanti post, lavoro non facile per un bambini

E il linguaggio informatico?

Rita: Apprendono gradualmente e bene, ci vogliono mesi. Ma molti di loro sono veramente bravi, al punto da fare lezioni agli adulti, come e' successo al Meeting nazionale sulla scuola digitale a Campobasso con il workshop "Insieme con EAS !"http://www.altomolise.net/notizie/attualita/13353/la-scuola-media-del-plesso-di-scuola-primaria-san-marco-di-agnone-presenta-il-workshop-insieme-con-eas--al-tablet-school-18-all-istituto-pilla-di-campobasso

Che tempi ha un EAS?

Rita:  La prima fase 15 minuti,  2 ore per  la fase operatoria e per l'ultima fase la ristrutturativa un’ altra ora, ma si fa in un altro giorno, fase in cui i bambini eespongono il lavoro fatto

Siete legati in rete con altre scuole?

 Imma: Siamo legati con il team del prof Rivoltella, legato al progetto Smart Future e con altre scuole italiane, soprattutto del nord, Lombardia e Veneto e con l’Abruzzo.

E con il Molise?

Imma: Da noi è una metologia oramai acclarata, sistematica,  in Molise in alcune scuole si utilizza, ma saltuariamente

Come accolgono questo metodo di studio innovativo i bambini? e i genitori?

Rita: I bambini sin dall'inizio sono semplicemente entusiasti, i genitori sono sempre molto collaborativi,  e ci preoccupiamo sempre di informarli attraverso riunioni e colloqui

Grazie complimenti a voi e buon lavoro

 

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