Oggi a Agnone, nell'ambito della campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 Marzo, l'ex presidente della regione Molise , nonchè candidato al senato uninominale collegio di Isernia, Michele Iorio, ha incontrato i cittadini agnonesi presso Palazzo Bonanni
Nel merito delle proposte politiche di Iorio entra il sacerdote agnonese, don Francesco Martino, noto nella regione Molise per il suo impegno a salvaguardia del Caracciolo, l'ospedale Agnonese e ritorna indietro negli anni in cui l'ex Presidente operò scelte per la sanità molisana. L'accusa politica a Iorio di Don Francesco e' quella che le responsabilità del depauperamento dell'ospedale agnonese ricadono sulle scelte effettuate durante il suo governo alla regione Molise.
Di seguito:
Tutto previsto, tutto secondo copione, compresa l'ovazione degli intervenuti. Purtroppo caro Michele Iorio sei tu che nel 2004 hai cancellato dalla legge di riordino delle Asl in un unica Asl l'articolo che prevedeva il San Francesco Caracciolo un ospedale di montagna da tutelare secondo la legge relativa per renderlo uguale a Venafro e Larino;
sostieni che l'accordo di confine non esiste quando è sui tavoli dei ministeri per un commissariamento a cui tu ci hai condotti, non volendo decidere e sostenenendo a Roma che il Caracciolo sarebbe diventato una RSA, e poi dici che andrebbe a vantaggio dell'Abruzzo impoverendo il Molise, perché Termoli perderebbe l'24 di emodinamica che oggi purtroppo di fatto è gia h12, senza pensare che non so dove troverai i soldi, perché forse dimentichi che c'è un Decreto 70 alla cui stesura preliminare purtroppo sei stato assente in conferenza Stato Regioni dal 2011 al 2013, o se c'eri non hai detto nulla, e anche perchè forse ti sei dimenticato di aver aderito nel 2007 come Regione Molise, insieme al Comune di Milano, che ebbe la prontezza di uscire subito, e la Grecia alle famose cartolazizzazioni,per cui hai avuto all'epoca molti soldi da spendere inizialmente con pochi interessi, poi con un balzo repentino con somme enormi da restituire dalla Regione tra il 2013 e il 2018, che hanno azzerato il bilancio regionale, e dimenticando che oggi il Caracciolo è in coma, e senza l'aiuto abruzzese previsto dall'accordo va chiuso, perché la Regione Molise ha le mani legate.
Purtroppo le hai sempre sparate grosse, e mi fa piacere che insieme con te c'erano ancora una volta i tuoi amici fidati che spesso hai messo in difficoltà perché si sono sempre fidati di te: alcuni sono decaduti da sindaco, altri non sono stati rieletti, altri hanno avuto la strada sbarrata nelle legittime loro aspirazioni politiche. Qualcuno dice che hai imparato dagli errori fatti: me lo auguro, ma non ci credo più, avendone sentite tante. Comunque, va bene così. Se tutti si fidano di te, auguri a tutti loro. Io intanto preparo le valige, perché se il 22 aprile sarai di nuovo presidente di questa Regione non so più se avrò qui non solo l'Ospedale, ma un centro Dialisi.