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Iorio ad Agnone: a volte ritornano,perché gli “smemorati di Collegno” vivono insieme a noi.

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E così Michele Iorio torna ad Agnone con la tasca piena di zuccherini per i suoi sodali. Ci sarebbe tanto da dire,ma siccome non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, mi limiterò ad un piccolo commento nella speranza che qualche “smemorato” recuperi  un barlume di ricordo e ,contemporaneamente, consiglio ai giovani (che magari ignorano la storia del nostro eroe) che bastano pochi clik su internet per ottenere tutte le notizie possibili sul triste personaggio che ha portato il Molise sull’orlo di un baratro dal quale ancora oggi fatichiamo ad allontanarci. Dopo averci fatto entrare a pieno titolo nel piano di rientro sanitario,grazie ad un debito di 600 milioni di euro, Iorio ha l’ardire (o sfacciataggine?) di venire ad Agnone e dichiarare:

“Noi non vogliamo per Agnone un ospedale  di area disagiata bensì un ospedale di montagna con servizi essenziali per i cittadini”. Bene, volevo solamente non troppo sommessamente ricordare a quanti lo hanno applaudito con viso sorridente  che nel 2008 l’allora  presidente Iorio scriveva questo:

 

Documento del 2008, Presidente Iorio ,  Assessore alla Sanità dott Ulisse di Giacomo come si legge dagli atti

 "Azienda Sanitaria Regione Molise
Relazione:RIORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ DEI PRESIDI OSPEDALIERI

La presente costituisce un aggiornamento di quella presentata dalla Direzione Generale ASREM in data venerdì 2 maggio 2008 alla riunione svoltasi presso la sede della Regione Molise,a cui erano presenti:
- Presidente della Regione Molise. - Dott.Michele Iorio
- Assessore regionale alle politiche per la salute – Dott.Ulisse Di Giacomo
- Direttore Generale Direzione V – Politiche per la tutela della salute,promozione e tutela sociale- Avv. Roberto Fagnano
- Consigliere regionale- d.ssa Sabrina De Camillis
- Sindaco del Comune di Larino – Dott. Guglielmo Giardino
- Sindaco del Comune di Venafro – Dott, Nicandro Cotugno

OMISSIS
- Il presidio di Agnone, per il bacino di utenza e per il livello di specializzazione di cui dispone, non è in nessun modo giustificabile come struttura ospedaliera per cui non ha nessun senso la previsione di un nuovo edificio, ma deve piuttosto essere previsto un ripensamento del suo ruolo accorpando
i reparti chirurgici ai presidi maggiori e mantenendo la connotazione medica, o addirittura riconvertendolo in presidio territoriale ( poliambulatorio + country hospital) . Per fare ciò è inevitabile una riverifica della percentuale fissata dalla legge regionale,che comprende l’assistenza agli acuti che andrebbe svolta da presidi esterni alla zona.

OMISSIS

- Un cambiamento di questa portata deve essere accuratamente preparato mediante una campagna stampa che sensibilizzi l’opinione pubblica alla necessità di una diversa organizzazione delle cure primarie,con un maggior ricorso alle strutture territoriali e riservando all’ospedale soltanto i casi di maggior complessità assistenziale. In altre parole bisogna creare l’attesa del cambiamento sia presso la popolazione che presso gli operatori, in mnodo che le misure prese siano viste come la soluzione ad un problema esistente e non come la perdita di qualcosa,che inevitabilmente provoca resistenza."

 Letto tutto?Domanda:sorridete e abboccate ancora?...se sì fatevi vedere,da uno bravo assai che magari sappia anche illustrarvi il significato dell’essere complici della distruzione di un intero territorio.

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