Una delle situazioni più gravi nella situazione del nuovo cratere sismico è a Guglionesi. Sono 300 le persone che hanno trascorso la notte dopo la scossa del 16 agosto nella tendopoli allestita dalla Protezione Civile.
Si tratta del Conune che probabilmente ha riportato il maggior numero di danni anche in rapporto ai residenti. Probabilmente ci sono anche più danni rispetto a di a Montecilfone, epicentro del sisma. Circa 400, invece, le richieste pervenute ai tecnici per verifiche di lesioni a case e appartamenti. Il sindaco Mario Bellotti, tramite le tv locali ha lanciato un appello: ci mancano pane e latte per sfamare la popolazione chiunque ci vuole dare un aiuto è ben accetto.
E' proprio il primo cittadino a coordinare le operazioni di soccorso.
Intanto arriva dai vigili del fuoco il primo bilancio sugli interventi effettuati: 134 gli interventi già effettuati in 18 comuni della provincia di Campobasso.
A Guglionesi e a Larino le situazioni più pesanti (rispettivamente 64 e 31 interventi), con la rimozione di edifici danneggiati dal sisma. 21 interventi nella città di Termoli. Nell’elenco dei centri in cui è stato richiesto l’intervento dei pompieri compaiono anche Montagano e Monacilioni, Mirabello Sannitico e Riccia distanti dall’ epicentro dello scorso 16 agosto.
Niente danni invece a San Giacomo degli Schiavoni, Mafalda, Termoli e Petacciato dove, dopo le numerose richieste di verifica la fente è tornata nelle proprie abitazioni. Verifiche in corso ad Acquaviva e Palata. Nel primo comune si sta valutando se chiudere la Chiesa e la canonica, nel secondo invece si stanno verificando i danni a strutture pubbliche. Non risultano per ora famiglie fuori casa.