In un periodo di evidente spopolamento della Città , con la costante chiusura di attività commerciali, con l'impoverimento delle aree artigianali, con le deroghe agli insediamenti commerciali nell'area industriale, immettere nel mercato 22mila metri quadrati di superficie residenziale e 3,5mila di superficie commerciale significa innescare un effetto boomerang per l'intera popolazione di Sulmona e della Valle Peligna.
Per la Confesercenti con questa iniziativa non si fa altro che svalutare ulteriormente gli immobili di tanti cittadini che hanno investito tutti i loro risparmi. Quella di approvare i Piani Complessi è una iniziativa da bocciare assolutamente, perché oggi Sulmona ha bisogno di un serio Piano di Recupero Urbano, soprattutto del Centro Storico, che punti alla rivitalizzazione delle strutture residenziali e commerciali esistenti dentro e fuori le mura.
Per la Confesercenti occorre un Piano Attuativo Residenziale che individui le giuste politiche tendenti all'abbattimento delle imposte e tasse sugli immobili al fine di facilitare gli investimenti. In sostanza, vanno introdotti strumenti innovativi non più volti a governare la crescita quantitativa ma a promuovere la trasformazione qualitativa del patrimonio edilizio esistente.
Tutto questo deve essere utile a definire interventi coordinati per migliorare l'assetto e la qualità dell'intero ambito urbano di Sulmona.