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Misteri invernali a Campobasso, la magia del Natale e la genialità di Di Zinno incantano la città

Soddisfatti il sindaco Battista e l'arcivescovo Bregantini. Circa 200mila persone da tutto il Molise per un evento unico collegato ai 300 anni della nascita di Paolo Saverio di Zinno

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Complice il bel tempo che ha baciato la città di Campobasso, complice anche lo splendore delle luci natalizie (costate alla città di Campobasso 120mila euro) insieme anche all'albero di 18 metri d'altezza, l'uscita invernale straordinaria dei Misteri ideati da Paolo Saverio Di Zinno in occasione del trecentesimo suo compleanno, hanno destato curiosità e hanno avvolto Campobasso di quella magia mai vista in città. 

La tradizione mista con un tocco di innovazione e apertura è sempre un binomio vincente e l'amministrazione comunale guidata da Antonio Battista, insieme all'arcidiocesi di Campobasso- Bojano guidata dall'arcivescovo Giancarlo Bregantini, non ha potuto fare altro che ringraziare anche il meteo favorevole che ha fatto sì che l'incanto si realizzasse. Sugli ingegni del Di Zinno c'erano tutti, anche i bambini messi sui punti più alti dei carri. I costumi utilizzati dalla tunzella, dai diavoli e dagli altri figuranti dei misteri erano proprio gli stessi che si indossano in occasione del Corpus Domini nell'uscita annuale. Ma le mamme dei più piccoli, orgogliosi di vedere i propri figli protagonisti in un evento che resterà storico, hanno assicurato di aver ben imbottito i propri figli prima di farli salire sui carri. In molti infatti indossavano sotto i vestiti pesanti maglioni di lana o di pile per proteggersi dal freddo e da eventuali raffreddori. 

Bregantini e Battista erano preoccupati proprio della questione meteorologica e lo hanno ben espresso durante il discorso che ha portato alla benedizione degli ingegni, che rispetto all'estate hanno fatto un percorso più breve durato in tutto sessanta minuti. Hanno sfilato come sempre Sant'Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, Sant'Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, l’Assunta, San Michele e San Nicola fino al 1959 quando i cugini Tucci realizzarono un tredicesimo Mistero, il Santissimo Cuore di Gesù, sulla base di un disegno attribuito al Di Zinno.

Sul mistero di Sant'Antonio Abate la tunzella Chiara Rossi 23 anni, romana ma di origini molisane. La sua bellezza e il suo sapersi calare nella parte hanno spento tutte le polemiche. Presenti, oltre agli amministratori comunali di Campobasso,anche tutti i rappresentanti della maggioranza di centrodestra alla regione. Dal presidente della Regione Donato Toma, a quello del consiglio regionale Salvatore Micone, insieme al sottosegretario Quintino Pallante, all'assessore alla cultura Vincenzo Cotugno e le consigliere Filomena Calenda e Paola Matteo. 

Nelle parole dei politici intervenuti possiamo apprezzare l'importanza delle tradizioni. Una cosa trasversale che va dal sindaco Battista al presidente del consiglio comunale Michele Durante fino al presidente della Regione Donato Toma. Possiamo ascoltare le loro ragioni in questo video 

Per l'arcivescovo Bregantini questa uscita dei misteri deve rappresentare anche un modo per stare tutti insieme in un'unica comunità. E per tutti insieme intende anche i migranti che sono ospitati a Campobasso che, devono sentirsi coinvolti  nelle tradizioni di Campobasso.

Per visualizzare invece la suggestiva accensione delle luminarie con annesso inizio della sfilata cliccare qui

 

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