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Fine 2018 coi botti nella Lega del Molise. Romagnuolo: ho risolto con Scarabeo il problema dei dializzati. Risponde Calenda: basta giocare con la salute dei molisani

Romagnuolo ha sostenuto di aver trovato nella croce azzurra di Venafro la soluzione gratuita al problema. Calenda risponde: tra la “Croce Azzurra” e la Regione Molise c'è una convenzione da 29mila euro.

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Il 2018 si chiude con un altro scontro interno alla Lega del Molise. L'argomento è sempre lo stesso: il trasporto dei dializzati in provincia di Isernia. Le due contendenti sono la capogruppo Aida Romagnuolo e la consigliera Mena Calenda. Ad aprire le danze in mattinata è stata la prima, lo ha fatto mentre la sua maggioranza era quasi tutta al fianco del presidente Toma per la tradizionale conferenza di fine anno.

"Sarà la Croce Azzurra di Venafro - dichiara in un comunicato stampa Aida Romagnuolo-  ad occuparsi gratuitamente del trasporto dei dializzati in provincia di Isernia e questo, non per pochi giorni, ma per sempre. Infatti, grazie ad un incontro che ho voluto fortemente e avuto ad Isernia con il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, persona questa che come me si è dimostrata molto sensibile al problema, abbiamo trovato la brillante soluzione ad un serio e gravoso problema che, per davvero, stava per essere fin troppo strumentalizzato. Mi sono sempre sentita una persona d'azione, una persona che preferisce i fatti alle chiacchiere e, con Scarabeo, non solo c'è stata sintonia ed immediata intesa ma, penso che abbiamo definitivamente risolto il problema trasporto dializzati in provincia di Isernia. Infatti, unitamente a Scarabeo, abbiamo immediatamente contattato Massimiliano Cicchino, il presidente dell'Associazione Pubblica Assistenza Croce Azzurra di Venafro, che si è reso immediatamente disponile a rendere gratuitamente questo servizio per il bene primario dei pazienti"

La consigliera Romagnuolo una intesa politica la ha trovata quindi con l'esponente del gruppo misto Scarabeo e non con la collega di partito. 

"Il presidente Cicchino - ha continuato Romagnuolo -  persona questa estremamente professionale, umana e sensibile, ci ha confermato che il trasporto avverrà gratuitamente dall'abitazione del paziente alla sede ospedaliera indicata. Abbiamo ritenuto infine opportuno, ha proseguito Romagnuolo, che lo stesso Cicchino comunicasse al Presidente della Regione Toma, ai Direttori Sanitario e Amministrativo dell'Asrem e, al Direttore Sanitario dell'Ospedale di Isernia, quanto a me e al consigliere Scarabeo confermato, cosa questa già avvenuta e di cui ne possediamo una copia. Grazie quindi alla Croce Azzurra di Venafro, al suo presidente Cicchino e grazie al collega Scarabeo, ha concluso Romagnuolo, si chiude con il nuovo anno un episodio che ha sollevato fin troppe ed inutili polemiche e che rende giustizia, anche al Commissario Giustini". 

Tempo di girare la notizia ed ecco che arriva la risposta della consigliera Calenda. Che anche si stava occupando della questione da qualche tempo. Quello che ci comunica non ha niente da invidiare ai botti di Capodanno che ogni molisano ascolterà fra qualche ora. 

"Una brutta pagina per la politica molisana quella riguardante il trasporto dializzati della provincia di Isernia - esordisce Calenda- Si sta tentando di fare campagna elettorale sulle sorti di malati che non sanno come raggiungere quotidianamente i presidi ospedalieri per le cure di cui necessitano. Prendo le distanze da tali comportamenti che, per fortuna, non mi sono mai appartenuti. Il mio, in questi mesi, è stato un sostegno incondizionato e disinteressato nei confronti di chi ha bisogno di un supporto da parte delle istituzioni. Ma, a quanto pare, oggi anche la salute dei nostri concittadini diviene un elemento da strumentalizzare per attaccare la controparte politica, prendersi meriti che non si hanno e conquistare le prime pagine dei giornali. Addirittura c’è chi ormai è convinto di fare politica attraverso i “like” che si ottengono sui social network, grazie alla logica del “chi la spara più grossa”. Mi dispiace ma questo è un mondo che non sento mio.Al di là delle polemiche e degli attacchi gratuiti che sto ricevendo in questi giorni continuo a concentrarmi sull’unico obiettivo di cui mi interessa in questa triste vicenda, l’ennesima: continuare a erogare il servizio di trasporto gratuito per i dializzati. In attesa del tavolo tecnico con l’Asrem per discutere dell’argomento, previsto per il prossimo 3 gennaio 2019, il Comitato di Isernia della Croce Rossa Italiana, nella figura del presidente Fabio Rea, ha garantito il trasporto gratuito dai giorni 2 al 5 gennaio per nove dializzati non autosufficienti, impossibilitati a raggiungere autonomamente gli ospedali". 

Mena Calenda non manca di farci conoscere quanto ha appreso sulla croce azzurra di Castelpetroso. 

"Leggo che oggi, 31.12.2018 si è fatta avanti un’Associazione privata, la “Croce Azzurra”, con sede legale a Castelpetroso - continua Calenda- la quale avrebbe garantito il trasporto gratuito per l’intero anno dei dializzati. Da quanto ho appreso dai mass media sarebbero stati due esponenti della maggioranza a convincere tale sodalizio a farsi carico del servizio a titolo “GRATUITO”. Se così fosse, e spero che lo sia, questa rappresenta una bellissima notizia. Peccato, però, che la logica del “chi la spara più grossa” mi impone di documentarmi, di comprendere la fattività dell’intervento promesso. Del resto, si sta parlando della salute dei molisani.In realtà, come documentato dalla stessa associazione, la quale mi ha inoltrato per conoscenza una mail, tra la “Croce Azzurra” e la Regione Molise è in atto una convenzione che prevede un finanziamento di innovazione sociale, pari a 29mila euro, per l’acquisto di un mezzo per il trasporto dei dializzati residenti nell’area di Venafro. La convenzione prevede anche il costo del servizio per un anno. Da tale accordo stipulato con l’associazione sono immediatamente evidenti due aspetti: il primo è che in realtà non si tratta di gratuità del servizi perché la “Croce Azzurra” riceve un cospicuo contributo per lo stesso; secondariamente si parla di area di Venafro ma non viene specificato quanti e quali dializzati saranno trasportati, considerati che gli stessi risiedono in diversi territori della provincia e per di più non tutti sono sottoposti a dialisi presso il nosocomio di Venafro, ma alcuni di loro devono raggiungere il presidio ospedaliero di Isernia.Ma ciò che mi rende maggiormente perplessa è il fatto che la convenzione, stipulata grazie a un bando a cui il sodalizio ha risposto, prevedeva già l’espletamento del servizio per un anno. Pertanto mi chiedo per quale motivo fino ad ora tale associazione non si è fatta avanti? Secondo la convenzione avrebbe già dovuto garantire tale servizio. Invece fino a oggi scena muta, mentre la sottoscritta tentava di trovare una soluzione, l’associazione in questione è rimasta in silenzio. Per quale motivo, inoltre, i due consiglieri regionali di maggioranza se sapevano di tale convenzione hanno taciuto nei giorni scorsi? Per di più uno di loro era già intervenuto in merito attraverso un comunicato stampa, nel quale di certo non aveva fatto riferimento a tale convenzione.

Infine mi chiedo: per quale motivo il giorno 24.12.2018 l’Asrem ha comunicato ai dializzati l’interruzione del servizio di trasporto se già era posta in essere tale convenzione? E per quale motivo agli stessi è stato promesso il rimborso di un quinto del carburante senza fare riferimento a tale sodalizio che già avrebbe dovuto espletare il servizio?Basta giocare con la salute dei molisani. Per favore siamo seri!"

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