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Invitata a un convegno sulla Shoah, Carla Ruocco chiede di sedere tra le autorità.

ieri: “uno vale uno” e “abbasso la casta”. Oggi chiedono i posti “autorità” anche lì dove c'è solo da ascoltare.

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Non mi sorprende, a differenza di molti altri, la nemesi che sta travolgendo i grillini. Lo si sapeva e lo avevo previsto: la natura dell’uomo è quella e non c’è nulla da fare. Si può partire dalle intenzioni più buone (chi non lo ha fatto al momento di presentarsi novello politico sul palcoscenico della Politica); si può insistere sui concetti di uguaglianza, fratellanza, libertà, oppure su quelli più recenti di uno vale uno, onestà! Ma alla fine, emerge sempre la natura dell’essere umano con tutti i suoi difetti e le sue peculiarità.

Pertanto, ripeto, non mi sorprende la nemesi dei grillini e, in particolare, non mi sorprende che loro, che si sono battuti contro la casta, oggi si sono fatti casta, per cui risulta ovvio e normale che, a seguito di un invito a un convegno sulla Shoah, dalla casella di Carla Ruocco, grillina di primo pelo, Presidente della VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati, parta questa mail: “Buongiorno, per la Presidente On. Carla Ruocco è stato riservato un posto tra le autorità?”.Non solo. La richiesta è accompagnata anche dall’ultimativa postilla: “Gradirei essere informato al 349...”, e segue numero di telefono completo”.  Ecco: la Ruocco tuona dal suo account mail: Io sono io, anzi, io sono “l’autorità” e come tale devo sedere dove mi spetta.

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