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Travaglio sta facendo ricco Renzi

Siamo già a 145.000 euro per diffamazione

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Non si può dare giudizi accorti e prudenti leggendo un solo libro o un solo giornale di una sola parte politica ed economica. Occorre dotarsi di santa pazienza, sottraendo tempo anche a passatempi e hobby di proprio piacere, per capire, non sempre riuscendoci, come stanno realmente i fatti che si nascondono sotto la coltre spessa e fumosa delle opinioni. Per questa, tra le mie plurime letture, consentitemi soprattutto dal fatto di essere in pensione dopo 50 anni di attività lavorativa e contributiva, ho voluto inserire anche quella giornaliera del Fatto Quotidiano, nonostante avessi una certa nonsoché di repulsione a leggere le paternali di Marco Travaglio, il travagliatore. Di lui il maestro Indro Montanelli disse: “È un grande inquisitore, da far impallidire Vyšinskij, il bieco strumento delle purghe di Stalin. Non uccide nessuno. Col coltello. Usa un’arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente, l’archivio”.

Ho scoperto che Montanelli aveva ragione, ma solo in parte. Dall’alto della sua indiscussa capacità di utilizzare fatti controversi mentre ancora sono al vaglio della Magistratura inquirente, Travaglio processa, tortura, pretende confessioni, sentenzia e non sia mai il tapino finito nelle sue grinfie cerchi di difendersi…. Ancora oggi, per riempire le pagine del suo giornale, torna e ritorna su fatti che la magistratura sta valutando, giocando su questioni ancora in bilico tra il fatto e l’opinione. 

Ho scoperto, soprattutto, che Travaglio non è questo gran santo della carta stampata. Quel che scrive non è la verità, ma solo una supposta verità, a uso e consumo delle sue credenze. 

In particolare, dopo una piccola ricerca, ho scoperto le condanne che ha subito dalla magistratura (non so se siano tutte) e le indagini che la stessa magistratura ha archiviato. Intantocon le une e le altre e sulla pelle di tanti poveri tapini, ha mantenuto e mantiene vivo e vegeto il suo giornale.

Condanne subite da Travaglio

§    Nel 2000 è stato condannato in sede civile,[54][55] dopo essere stato citato in giudizio da Cesare Previti a causa di un articolo su L'Indipendente, al risarcimento del danno quantificato in 79 milioni di lire.

§    Il 4 giugno 2004 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile a un totale di 85.000 euro (più 31.000 euro di spese processuali) per un errore di omonimia contenuto nel libro «La Repubblica delle banane» scritto assieme a Peter Gomez e pubblicato nel 2001. 

§    Il 5 aprile 2005 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme all'allora direttore dell'Unità Furio Colombo, al pagamento di 12.000 euro più 4.000 di spese processuali a Fedele Confalonieri (Mediaset) dopo averne associato il nome ad alcune indagini per ricettazione e riciclaggio, reati per i quali, invece, non era risultato inquisito.

§    Il 20 febbraio 2008 il Tribunale di Torino in sede civile lo ha condannato a risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset con 26.000 euro, a causa dell'articolo "Piazzale Loreto? Magari"[60] pubblicato nella rubrica Uliwood Party su l'Unità il 16 luglio 2006.

§    Nel giugno 2008 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme al direttore dell'Unità Antonio Padellaro e a Nuova Iniziativa Editoriale, al pagamento di 12.000 euro più 6.000 di spese processuali per aver descritto la giornalista del TG1 Susanna Petruni come personaggio servile verso il potere e parziale nei suoi resoconti politici.

§    Nel gennaio 2010 la Corte d'Appello penale di Roma lo ha condannato a 1000 euro di multa per il reato di diffamazione aggravato dall'uso del mezzo della stampa, ai danni di Cesare Previti. In sede civile, a causa del predetto reato, Travaglio era stato condannato in primo grado, in solido con l'allora direttore della rivista Daniela Hamaui, al pagamento di 20.000 euro a titolo di risarcimento del danno in favore della vittima del reato, Cesare Previti.

§    Il 28 aprile 2009 è stato condannato in primo grado dal Tribunale penale di Roma per il reato di diffamazione ai danni dell'allora direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noceperpetrato mediante un articolo pubblicato su L'Unità dell'11 maggio 2007.

§    Il 21 ottobre 2009 è stato condannato in Cassazione (Terza sezione civile, sentenza 22190) al risarcimento di 5.000 euro nei confronti del giudice Filippo Verde

§     Il 18 giugno 2010 è stato condannato dal Tribunale di Torino - VII sezione civile - a risarcire 16.000 € al Presidente del Senato Renato Schifani  per diffamazione avendo evocato la metafora del lombrico e della muffa a Che tempo che fa il 15 maggio 2008. 

§     L'11 ottobre 2010 Travaglio è stato condannato per diffamazione dal Tribunale di Marsala, per aver dato del figlioccio di un boss all'assessore regionale siciliano David Costa, arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e successivamente assolto in forma definitiva. Travaglio è stato condannato a pagare 15.000€.

·       Il 15 febbraio 2017 il giornale Il Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio, è stato condannato in primo grado dal tribunale civile di Roma per diffamazione nei confronti di Giuliano Amato.

·       Il 23 gennaio 2018 è stato condannato per diffamazione dal Tribunale di Roma in merito ad un editoriale su Il Fatto Quotidiano contro tre magistrati siciliani, riguardo alla latitanza di Bernardo Provenzano; la provvisionale disposta ammonta a 150 000 euro.

·       Il 22 ottobre 2018, il tribunale civile di Firenze lo ha condannato al pagamento di una somma di 95 000 euro a titolo di risarcimento per diffamazione. Travaglio era stato citato in giudizio per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi (il padre di Matteo Renzi), per due editoriali su Il Fatto Quotidiano riguardanti un processo penale per bancarotta che ha visto lo stesso imputato assolto con formula piena. 

·       Il 16 novembre 2018, in un procedimento (relativo alle parole pronunciate nel corso di un’ospitata nella trasmissione "Otto e mezzo), Travaglio è stato condannato dal Tribunale di Firenze al pagamento di 50 000 euro per diffamazione nei confronti di Tiziano Renzi. 

Indagini archiviate

Inchiesta Spese Provincia Firenze – Matteo Renzi – Archiviata nov 2015
Inchiesta Ilaria Capua, deputata, immunologa – Archiviata lug 2016
Inchiesta Bancarotta Tiziano Renzi Archiviata lug 2016
Inchiesta disastro colposo Raffaella Paita– Archiviata ott 2016
Inchiesta Banca Etruria P.Luigi Boschi Archiviata dic 2016
Inchiesta Tempa Rossa, Potenza -. Archiviata gen 2017
Inchiesta Truffa Expo Giuseppe Sala– Archiviata gen 2017
Inchiesta Camorra Stefano Graziano – Archiviata gen 2017
Inchiesta Tirreno Power– Archiviata feb 2017

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Ai poveri tapini, Travaglio non ha mai concesso una scusa sincera, sentita, concreta. Si ha l’impressione di essere in presenza di un carnefice che vuole imitare, mal riuscendoci, Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola che fu religioso, politico e predicatore di fine secolo quattordicesimo, profetizzò sciagure per Firenze e per l’Italia e finì la sua esistenza nel 1498, impiccato e bruciato sul rogo.

I dati sono pubblici e possono essere consultati anche su Wikipedia.

 

 

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