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Tav, omertà s’avanza, alla faccia della trasparenza

La Lega spinge per fare gli interessi degli industriali; M5S frena per accontentare i No-TAV. Gli italiani restano all’oscuro delle manovre..

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La commedia dell’analisi costi-benefici sulla Torino-Lione va avanti ormai da otto mesi a suon di repliche sempre più stucchevoli. La peggiore, finora, il rifiuto opposto dal ministro Danilo Toninelli all’audizione del suo consulente Marco Ponti, capo della commissione che ha redatto il documento, da parte della Camera dei deputati. Iniziativa che già si potrebbe configurare come un’offesa alle prerogative dei rappresentanti dei cittadini eletti in Parlamento. Se non fosse per l’atmosfera grottesca che avvolge l’intera vicenda.

Così Sergio Rizzo questa mattina. Se non lo si sapesse, Sergio Rizzo è coautore con Gian Antonio Stella del libro-inchiesta sul mondo politico italiano “La Casta” che, con oltre 1.200.000 copie e ben 22 edizioni, è stato uno dei volumi di maggior successo del 2007 e ha consentito al M5S di lanciare il suo assalto al Governo, aprendo un vasto dibattito sulla qualità della classe dirigente nazionale e sul suo rapporto con i cittadini-elettori. Pertanto, è l’ultimo che può essere accusato di essere contro il Movimento di Grillo e Casaleggio.

Da buon analista e giornalista, egli non può fare a meno di evidenziare come la credibilità dei due “contraenti” del Governo del Cambiamento sia andata a farsi benedire se è vero, com’è vero che La Lega non aspetta l’analisi costi-benefici promessa dal Governo e tira fuori un’analisi che dicono sia frutto degli interessi industriali del Nord; da parte sua, il M5S si nasconde dietro un ipotetico e mai conosciuto impegno assunto con i francesi per una analisi concordata dei dati, cosa che farebbe ritardare la pubblicazione dei dati.

Comunque la si pensi, è un dato di fatto che Toninelli aveva promesso la pubblicazione dei dati già a novembre, diventato dicembre e, ora, metà febbraio. 

Tav, omertà s’avanza, alla faccia della trasparenza

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