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Regionali in Abruzzo, il centrodestra verso la vittoria

Le prime proiezioni: Marsilio governatore. Il M5S soltanto terzi al 20%. Il centrosinistra perde la guida della Regione ma è in risalita dopo la sconfitta del 4 marzo

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Il centrodestra vince, delude il M5S mentre il centrosinistra, pur perdendo la guida della Regione, risale nei consensi rispetto alla sconfitta delle politiche del 4 marzo. Sono questi, stando alle prime proiezioni, i tre verdetti del voto in Abruzzo, primo test elettorale per il governo gialloverde.


Secondo le prime proiezioni il centrodestra dovrebbe sfiorare quota 50 per cento (i primi dati Swg su un campione del 7% dei votanti lo danno al 48,9%). Marco Marsilio - candidato di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia - si appresta così a diventare il nuovo governatore della Regione.

Delude, invece, il M5S. La candidata Sara Marcozzi pochi mesi fa era stata indicata come la persona giusta per mettere la bandierina grillina su una Regione, sarebbe stata la prima nella storia del Movimento. Ma le prime proiezioni di Swg per La7 lo danno al 21,2%. Un dato dimezzato rispetto al 40% sfiorato in Abruzzo alle politiche del 2018 e praticamente uguale a quello ottenuto alle regionali del 2014 (21,45)

Il centrosinistra, stando alle prime proiezioni, perde la guida della Regione. Ma con il candidato Giovanni Legnini dà un segnale di vitalità. Le prime proiezioni mostrano un rimbalzo rispetto la debacle del 4 marzo: il consenso sarebbe vicino al 30% (28,7% per la prima proiezione Swg).

Ultimo il candidato di Casapound, Stefano Flajani con l’ 1,2 per cento.

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