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In nome della rosa su rai uno,serie TV realizzata in 24 settimane di riprese che hanno toccato anche l’Abruzzo.

Tra i luoghi scelti per girare la serie, protagonista l’Abruzzo: suggestivi set quelli del castello di Roccascalegna, l’eremo di Santo Spirito a Roccamorice e le Gole di Fara San Martino.

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Una co-produzione 11 Marzo Film, Palomar con Tele Munchen Group in collaborazione con RaiFiction, in onda su Rai1 in 4 prime serate dal 4 marzo che sarà trasmessa anche negli Stati Uniti e in Canada. È stata inoltre già acquistata dalla BBC nel Regno Unito, dall’OCS in Francia, da Sky in Germania, da SBS in Australia e dall’NRK in Norvegia, tra gli altri.

Tra i luoghi scelti per girare la serie, protagonista l’Abruzzo: suggestivi set quelli del castello di Roccascalegna, l’eremo di Santo Spirito a Roccamorice e le Gole di Fara San Martino.

Si tratta di un ritorno, poiché anche nel film del 1986, diretto da Jean- Jacques Annaud e magistralmente interpretato da Sean Connery, l’opera di Umberto Eco veniva ambientata per alcune scene, quelle che portavano al castello, nel comune aquilano di Calascio: per alcune riprese esterne fu privilegiato infatti il sentiero che porta al castello imponente e suggestivo di Rocca Calascio.

 

La storia

Nord-Italia, anno 1327. Il frate Guglielmo da Baskerville raggiunge un’ isolata abbazia benedettina sulle Alpi. Lo attende una Disputa importante: dovrà rappresentare l’Ordine francescano, sostenuto da Ludovico di Baviera, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero e minacciato dal potere temporale del Papa francese Giovanni XXII. Adso, un giovane novizio benedettino, segue Guglielmo. Rinnegato il destino impostogli dal padre, barone al seguito dell’Imperatore, Adso lo ha scelto come guida per il suo cammino spirituale.L’abbazia, al loro arrivo, si presenta subito come un luogo inquietante, con una biblioteca che custodisce manoscritti di inestimabile valore e dove tuttavia aleggia più di un mistero. L'assassinio del monaco Adelmo dà il via a una serie intricata di eventi delittuosi che coinvolgono, uno alla volta, i monaci dell’abbazia. Guglielmo, su mandato dell’Abate Abbone, dovrà indagare sull’identità e sul movente del misterioso assassino seriale per arrivare alla risoluzione del caso, prima che la disputa teologica tra la delegazione francescana e quella papale, capeggiata dal feroce inquisitore domenicano Bernardo Gui, abbia inizio. Nel corso dell’indagine, Guglielmo scoprirà che due seguaci della setta dell’eretico Fra’ Dolcino, Remigio e Salvatore, sopravvissuti all’eccidio della loro gente, vivono da infiltrati nell’abbazia. Scampata a questo eccidio è anche la giovane Anna, figlia di Fra’ Dolcino e della sua compagna Margherita. Anna è animata da un forte sentimento di vendetta verso il terribile Gui, che l’ha privata degli affetti più cari, il figlio e il marito, mettendo a ferro e fuoco il villaggio eretico di Pietranera. Adso partecipa attivamente all’indagine del maestro Guglielmo, ma l'incontro con una bellissima ragazza dai capelli rossi, una profuga occitana rimasta orfana a causa della guerra, fa vacillare la sua vocazione.Guglielmo intuisce che l’abbazia cela, nel labirinto della sua famosissima biblioteca, la chiave dei misteri. Ma quando sembra essere sul punto di risolvere l’enigma, gli eventi precipitano. Al suo arrivo, lo spietato Bernardo Gui svela da subito la sua missione: distruggere l'Ordine francescano, con qualunque mezzo. Il domenicano prende potere sull’abbazia, arresta e tortura, e cerca di trovare prove sul coinvolgimento dei francescani nella catena dei delitti. Guglielmo affronta il brutale inquisitore Gui in ripetuti scontri dialettici, nei quali si fronteggiano due opposte visioni del mondo. Nello stesso tempo, Guglielmo porta avanti la sua straordinaria indagine, con l'intelligenza e l'ironia che lo contraddistinguono, fino alla scoperta della verità.

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