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Amministrative 2019, a Campobasso la sinistra oltre il Pd cede il passo: si rischia di essere complici del mancato cambiamento

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Ormai è ufficiale: le amministrative si svolgeranno il 26 maggio insieme alle Europee. Già da tempo si parla di candidature. Ma il dato importante, che almeno si sente quando ci si confronta a Campobasso è questo: meglio non candidarsi e non esporsi, le idee non esistono più, al loro posto solo i giochii di poltrone. L'eccessiva frammentazione, non ultimo il frazionamento dei sovranisti in Lega e Prima il Molise, favorisce il pensiero di chi le idee arrivano dopo dei posti al sole da difendere. 

Nella settimana che inizierà domani ci sono diversi appuntamenti elettorali e politici sia a Campobasso che a Termoli. Innanzitutto i tavoli del centrodestra, ai quali dovranno partecipare anche le associazioni civiche oltre ai partiti. Nel centrosinistra domani nel capoluogo di regione ci sarà l'assemblea cittadina del Pd. Appuntamento alle 18.30 in via Ferrari. Probabilmente per decidere di ricandidare il primo cittadino attuale Battista. A Termoli risponde l'estrema sinistra che tenta una alternativa ad Angelo Sbrocca. E martedì si incontrano proprio per scegliere cosa fare. Ci saranno Rifondazione Comunista, Pap, associazione Milani, comitato no tunnel, non una di meno e tutte le anime che si riconoscono nella sinistra alternativa al Pd. 

Chi invece sembra non voler muovere un passo è la sinistra campobassana. Convinta di non riuscire a prendere molti consensi oltre al Pd e lasciando una bella fetta di elettori orfani dei loro riferimenti. E non resta quindi che restare a casa a guardare da fuori ciò che sta accadendo in Italia. Lasciando che tante cose accadano senza far niente per cambiarle. 

Non si tiene conto che  sono a rischio i diritti delle donne. I fatti di Trento e Verona lo dimostrano e presto potrebbero replicarsi  anche a Campobasso. Le sentenze contro le donne si moltiplicano. Da quella di Ancona, dove si dice che una donna brutta non è stuprabile a quella contro i figli di Marianna Manduca, ai quali hanno tolto il risarcimento per i figli di femminicidio.

La Lega, il partito che probabilmente con Alberto Tramontano potrebbe prendersi in mano le città molisane. vuole riaprire le case chiuse e legittimare con tasse balorde lo stupro a pagamento. Per non parlare della cancellazione delle unioni civili e dei diritti della comunità Lgbt di cui si parla a Verona. Lo stesso partito che ha approvato la legittima difesa e che, alleandosi con il movimento cinque stelle ha confuso le acque il mondo del lavoro Mettono con il reddito di cittadinanza e quota 100.

E in Molise? Il settore sanità è sempre più allo sfascio. Si richiamano a lavoro medici in pensione perché in Molise non ci vuole venire nessuno. I treni sono sempre nello stesso ritardo. Lo stesso ritardo culturale per il quale a Campobasso si parla sempre delle stesse cose e sempre con le stesse persone in posizione visibile. 

La sinistra non può e non deve perdere questo treno. Significa perdere aderenza con il popolo e lasciare ai propri figli una Campobasso inadeguata in un mondo che va allo sfascio. Con quale faccia la sinistra penserà di poter ancora esistere. E chiedere di far nascere vite nuove in un mondo senza lavoro dignitoso, senza diritti e senza prospettive. Un cambiamento deve essere possibile. E la sinistra ha il dovere di dire la propria non di buttare il bambino a mare con tutta l'acqua sporca. 

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