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Elezioni amministrative 2019, qui centrodestra: i diktat romani potrebbero spaccare la coalizione

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Il quadro politico del centrodestra, davanti al quale oggi primo aprile ci troviamo di fronte, è un quadro frammentato, Che potrebbe ribaltare, ma in negativo, il vento in poppa che la coalizione ha avuto nelle recenti elezioni regionali di Abruzzo, Sardegna e Basilicata. 

In una riunione romana, in occasione del 25esimo anniversario di Forza Italia, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si sarebbero spartiti la scacchiera del Molise. E a Campobasso sarebbe stato proposto il nome del leghista Alberto Tramontano mentre a Termoli quello del forzista Francesco Roberti. Per ora Fratelli d'Italia governa la città di Isernia con Giacomo D'Apollonio e per questo motivo sarebbe rimasta a secco di designazioni nelle città maggiori al voto il 26 maggio. 

Come avevamo previsto sabato sera, in occasione della notizia del candidato sindaco Alberto Tramontano, le civiche in Molise non sono affatto contente di queste designazioni dall'alto. E ad alzare i muri ci ha pensato l'indomabile Aida Romagnuolo di Prima il Molise che, in caso le indiscrezioni della vigilia dovessero essere confermate e non si tratti del classico pesce d'aprile, ritirerebbe l'appoggio al centrodestra creando una frattura che aprirebbe il varco alla sconfitta della coalizione stessa.

"Se come si paventa - sottolinea Romagnuolo -  la scelta dei candidati sindaci di Campobasso e Termoli sarà calata dall'alto, ovvero dai tavoli romani, tra un'amatriciana e una vaccinara e, non dal nostro territorio e dai Tavoli regionali, NOI di "PRIMA IL MOLISE" non parteciperemo più né ai Tavoli politici e né presenteremo le nostre liste. Verrebbe a mancare il principio di democrazia, di condivisione e sarebbe una grande offesa per i cittadini. Significherebbe, inoltre, la poca considerazione che si ha del nostro territorio".

Cosa faranno Orgoglio Molise, Popolari per l'Italia, Popolo della Famiglia, Direzione Italia e le altre civiche a sostegno del centrodestra resterà da decidere nelle prossime ore. Una spaccatura sarebbe deleteria anche per il Governo Toma alla Regione Molise che ne potrebbe seguire le dirette conseguenze. 

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