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Ddl Pillon, Spadafora (5 stelle): è abrogato. Risponde la Lega: il Movimento rispetti il contratto di governo

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Terminato il tredicesimo congresso sulla famiglia di Verona, il dibattito femminista si sposta sul ddl Pillon. Ed è con la diffidenza del caso, che si accolgono le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora, anche delegarto alle pari opportunità. Il quale ha definito archiviata la discussione sulla proposta di legge del senatore della Lega Simone Pillon che riguarda l’affido condiviso di bambini.

Il provvedimento Pillon è chiuso, quel testo non arriverà mai in aula, è archiviato — ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Vincenzo Spadafora, intervenendo a Omnibus su La7 —. Adesso bisogna scrivere un nuovo testo, che probabilmente prenderà anche qualcosa di buono, ma molto poco, per andare incontro ai temi del diritto di famiglia, ma non come aveva pensato Pillon. Sono state fatte le audizioni in Commissione Giustizia, adesso c’è un nuovo tavolo Lega-M5S al quale sono invitate anche le opposizioni”.

I dubbi arrivano quando a rispondere a Spadafora, sulle pagine del Corriere.it è il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo. Che di fatto smentisce in toto quanto dichiarato dall’alleato pentastellato.

Il M5s può pensare come vuole – ha sottolineato-  ma non si può certo archiviare quello che c’è scritto nel contratto di governo: sull’affido condiviso è molto chiaro, a partire dalla permanenza dei figli con tempi paritari tra i genitori. Il ddl Pillon, che è firmato anche dal M5s, rispecchia il contratto. Il testo si può migliorare — ha aggiunto —: probabilmente un testo base unico farà sintesi con le altre proposte ma non si può archiviare il contratto”.

Uno scontro tra le due fazioni governative. Quella pentastellata che è alla ricerca di voti perduti e cerca di pescare nel mazzo delle femministe. Dopo aver pubblicato un video durante il convegno di Verona nel quale si definivano aperti a ogni tipo di famiglia. E quello leghista che, richiamando i 5 stelle alla responsabilità sul contratto, tentano di rosicchiare ancora elettorato in vista di europee e amministrative in programma il 26 maggio.

Nel ddl Pillon viene rimesso in discussione il criterio dell’«affido condiviso» e sostituito con quello paritario: i figli dovrebbero passare lo stesso tempo con padre e madre e possedere il doppio domicilio. Paritario, oltre il tempo da trascorrere con padre e madre, deve essere il mantenimento dei minori. Un altro caposaldo della riforma voluta ddl Pillon è la mediazione familiare: prima di arrivare davanti al giudici la coppia dovrebbe essere obbligata a un tentativo di riconciliazione.

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