Certo è che molte sono le novità che aleggiano sulla ridente cittadina agnonese. L'atene del Sannio che si è sempre caratterizzata per la squisitezza dei suoi prodotti locali, autoctoni e biologici, per la cultura all'avanguardia nella ricerca storica sugli antichi popoli che hano abitato i nostri territori, o nelle iniziative letterarie che hanno ospitato i piu grandi scrittori italiani, sentire parlare di call center e di centrali a biomasse fa rizzare i capelli anche al più avanguardista dei sanniti. L'dea sulla centrale a biomasse parte dalla presentazione di un progetto ad opera di una società privata con l'intento di realizzare lungo la provinciale che collega Agnone a Belmonte del Sannio su un terreno di proprietà privata, la centrale,un impianto deputato a produrre gas metano per circa 1 megawatt, utilizzando sia la combustion diretta o vari sistemi per ottenere gas di sintesi. Il progetto sembrerebbe essere un progetto di un valore pari a 3milioni di euro.
Il termine biomassa definisce qualsiasi materia organica (cioè derivata dal processo di fotosintesi clorofilliana) con esclusione dei cobustibili fossili e delle plastiche Questa definizione raggruppa una varietà estremamente eterogenea di materiali può trattarsi, ad esempio,di residui di lavorazioni agricole e forestali, di legname da ardere, di scarti dell'industria agroalimentare, di sterco e reflui degli allevamenti, di oli vegetali, rifiuti urbani, ma anche specie vegetali coltivate allo scopo, come il pioppo, il miscanto, o altre essenze e specie a crescita rapida e di facile coltivazione, adatte allo scopo.
La centrale, dal progetto, impiegherebbe circa dieci addetti e il comune potrebbe godere delle royalties, cioè le percentuali spettanti.
Il progetto non ha ottenuto il consenso delle opposizioni in consiglio comunale, che a tal proposito annunciano una conferenza stampa, ma ha subito anche lo stop della soprintendenza molisana.
Sulle centrali a biomasse le opinioni sono contrastanti e in molti si interrogano sul fatto che esse siano realmente "eco" cioè centrali per la produzione di energia pulita. Scontato dire è che sono molti gli incentivi messi negli ultimi anni a disposizione dei governi. Ma l'Alto Molise tra la giungla delle pale eoliche, le centrali a biomasse e i call center non si capisce se va verso la modernizzazione o verso una idea di sviluppo del territorio tale da distruggere il territorio stesso.