Sette anni senza donne in Giunta regionale mettono il Molise in una posizione di netta inferiorità rispetto all'Italia intera rispetto alla questione femminile. Non si parla nemmeno di parità di genere ma ancora con termini vetusti come "quota rosa". Una politica che confina le donne a una posizione di contorno rispetto alle questioni che contano. Troppo spesso, se accade, poi alle donne vengono assegnati ruoli di rincalzo che le vedono sempre collegate al ruolo di moglie e madre, dove il patriarcato ha sempre collocato la donna.
In Molise, come nel resto d'Italia, ci vuole una inversione di tendenza. E lo ha ben compreso la consigliera regionale e coordinatrice regionale di Prima il Molise, Aida Romagnuolo. Che in un momento in cui la popolazione chiede rinnovamento lancia una proposta che dovrebbe essere presa in considerazione: eleggere una donna alla carica di Presidente della Regione. In Molise non è mai accaduto e una elezione di tale portata farebbe balzare la Regione in una posizione di riguardo rispetto alle politiche femministe e femminili.
"Nel Molise la politica è donna, sarà donna - sottolinea Aida Romagnuolo- solo con una donna Presidente della Giunta Regionale, il Molise potrà uscire dal pantano che lentamente lo sta portando all'estinzione. Con me, insieme a me, ci saranno molte donne nei posti di gestione della cosa pubblica, nei posti di comando, per cambiare in meglio il Molise dai tanti traditori che lo stanno massacrando per i loro soli interessi personali. E ci saranno anche uomini, i migliori, quelli che amano il Molise con la stessa intensità di come amano una donna, la propria donna. Un Molise in parte rosa, è un Molise vincente, è il Molise della riscossa dopo decenni di anni bui. Ed è l'unico modo per salvare il Molise da morte certa. Bisogna uscire dal proprio nascondiglio, ogni donna deve metterci la faccia e lottare insieme a me e con me, dobbiamo lottare per noi, per i nostri giovani, i nostri figli e per il bene dei molisani per il presente e soprattutto per il futuro. Non bisogna avere paura di una donna e non bisogna più essere gelosi di una donna. La donna non è il nemico da abbattere. Il nemico si annida dappertutto e, se guardiamo nelle istituzioni è facile intuire chi è il nemico del Molise, chi sono i nemici del Molise che lo stanno affamando e portando alla disperazione. E' ora di dire basta, donna molisana. Insieme donne e uomini vinceremo, divisi perderemo. Uniti si vince. Qui non si tratta di essere di destra, di centro o di sinistra, qui si tratta di essere molisani, di riappropriarci della nostra dignità rubata, di riprenderci i nostri sogni. Stai con me, stai con noi per il vero cambiamento. Se voi ci state, io ci sto. Non lasciatemi sola. Andiamo avanti, insieme si può".