Presso Piazza Unità d'Italia a Agnone con inizio alle 15.30, ieri 4 novembre, si è svolta la solenne cerimonia della festa dell'Unità di Italia e delle Forze Armate. Giornata dedicata alla memoria di tutti i caduti in guerra e l'intitolazione della scalinata posta tra Piazza Unità d'Italia e via Gualterio al carabiniere Liberantonio Totaro morto per la patria nella terra Giulia nel 1945 presso la foiba di Zavni, foresta di Tarnova in Slovenia
La manifestazione ha avuto inizio con la cerimonia dell'Alzabandiera, successivamente è sta deposta una corona di alloro al monumento dei caduti, e infine l'intitolazione della scalinata di Via Gualterio con lo scoprimento della targa scolpita dallo scultore di Castelverrino, Ovidio Marzaiuolo, e la benedizione del vescovo Monsignor Palumbo. A cornice un folto pubblico e i bambini della scuola primaria
Presenti all'evento le massime autorità militari, politiche regionali,provinciali e locali. Presente il comandante della Legione Carabinieri di Abruzzo e Molise Carlo Cerrini, il prefetto di Isernia Cinzia Guercia che nel suo vibrante intervento ha sottolineato l'importanza della custodia della memoria e la trasmissione da parte degli adulti ai piu giovani di alcuni imprescindibili valori quali il sacrificio, la fedeltà , la libertà , il rispetto, valori per i quali molti uomini persero la vita ricordando il loro sacrificio e quello del carabiniere Totaro:
"Siamo qui a testimoniare i sacrifici di tante vite umane, non si può dimenticare il prezzo che è stato pagato per riconquistare la libertà , molti militi caduti erano molto giovani questo se lo devono ricordare gli adulti che devono trasmettere questi valori a voi giovani. Tra questi giovani c'era il carabiniere Totaro,aveva un figlio, perse la vita quando i conflitti sembravano finiti, ma fu vittima della foiba di Zavni in Slovenia. Il carabiniere si arruola nel '39, nel '45 partecipava ai combattimenti tra i carabinieri e i partigiani slavi. I tedeschi si ritirano e lui fu catturato dagli slavi e gettato in una foiba"
A seguire il discorso del sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio che ha sottolineato l' importanza della difesa delle aree interne del nostro territorio, una grande battaglia da condurre come e con lo spirito dei giovani soldati che difesero la patria dicendo:
"Agnone si trova a vivere ed affrontare la stessa situazione di centinaia di paesi delle aree interne che soffrono di un calo demografico e dello spopolamento. Agnone però ha tutte le carte in regola per ritornare a volare alto, per ritornare ad essere quel centro attrattivo da un punto di vista commerciale, storico , culturale, tutti insieme dobbiamo tornare a far ardere la fiamma. Schieriamoci a difesa del nostro territorio, tutti insieme, come il Piave nelle battaglie del '18, rifuggiamo insieme il nemico, come fecero i nostri soldati sui monti Carpazi,, cosi ritorneremo ad essere comunità . Spirito di sacrificio, senso del dovere che si racchiudono e condensano nelle gesta compiute dal nostro concittadino il carabiniere Liberantonio Totaro, al quale tra qualche minuto Agnone renderà il dovuto omaggio affinchè il suo esempio possa guidare le giovani generazioni"
Presenti alla cerimonia i parenti e il figlio Alfonso del Carabiniere Totaro, all'epoca dei fatti era un bambino di sei anni che ha assistito alla intitolazione della scalinata all'eroe che e' suo padre con evidente commozione e altrettanto orgoglio