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Previsioni meteo: perturbazioni a catena,peggioramento tra giovedi e venerdi

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Previsioni meteo – Dopo una lunga attesa l’autunno è finalmente cominciato sull’Italia. Lo dimostrano le tre perturbazioni già arrivate sulla nostra penisola in questo inizio di novembre e siamo letteralmente agli inizi di quella che sarà una lunghissima fase perturbata. Le correnti atlantiche, infatti, conquisteranno letteralmente il Mediterraneo nei prossimi giorni e daranno vita a numerosi fronti perturbati che più riprese bagneranno le nostre regioni, da nord a sud!

Altre perturbazioni in arrivo

Se escludiamo il fronte perturbato che in queste ore sta attraversando l’Italia, con diversi disagi, ci aspettano altri peggioramenti tra giovedì sera e venerdì e poi nuovamente tra sabato e domenica. Queste perturbazioni saranno rapide e porteranno un po’ di piogge dapprima al nord e successivamente al centro-sud, concentrandosi principalmente sui settori tirrenici e sui rilievi, dove locali fenomeni violenti saranno plausibili (Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Triveneto).

Possibile ciclone la prossima settimana

Questa prolungata fase instabile potrebbe culminare con un’intensa ondata di maltempo tra lunedì 11 e mercoledì 13, ancora tutta da decifrare considerata la distanza temporale.
Tuttavia i principali modelli matematici sono attualmente concordi sull’arrivo di una vasta saccatura di aria fresca nord Atlantica all’interno del Mediterraneo: questa andrebbe a generare un vortice ciclonico molto profondo (con pressione anche inferiore ai 990hpa) nel mar Tirreno.
Il ciclone potrebbe creare non pochi grattacapi da nord a sud ad inizio prossima settimana: oltre alle piogge diffuse e ai forti temporali, la depressione potrebbe innescare fortissimi venti di scirocco e libeccio che sferzerebbero gran parte d’Italia con raffiche anche superiori ai 100 km/h. Venti di questa portata potrebbero causare danni importanti su tante regioni, specie lungo la catena appenninica e sulle Alpi.
In tal frangente tantissima sarà la neve sulle Alpi oltre i 1500/1800 metri di quota (diffidate da chi prevede già neve a quote basse!)

Per il momento si tratta solo di ipotesi, che approfondiremo nuovamente nei prossimi aggiornamenti, ma chiariamo che la certezza sull’arrivo delle piogge a più riprese, dopo tanta siccità, è inequivocabile.

 

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