Si torna alla carica. Faccio riferimento alle perplessità che Daniele Saia, consigliere comunale di Agnone di minoranza, ha esposto su più organi di stampa locale, sull’evolversi della vicenda della centrale biogas. Dalle sue dichiarazioni si apprende che la precedente società ha cambiato sostanzialmente nome da Neoagroenergie srl con amministratore delegato Luigi Norgia, a Circeo Società Agricola srl con amministratore delegato Luigi Norgia. Perché? Faccio alcune ricerche per conoscere gli attori di questa iniziativa e mi imbatto sul sito ELMEC ITALIA s.r.l. di cui l’ingegnere è Direttore Generale, - ct LinkedIn -. Inevitabilmente apro una parentesi simpatica in quanto sotto le sole immagini di panneli solari e turbine eoliche, il sito parla della affidabilità delle “mogli filippine” o di come “buy wife”, compri una moglie. E’ sicuramente una svista o dimenticanza. Probabilmente chi dovrà dare le autorizzazioni dispone di informazioni più solide, utili a tutelare i cittadini e il territorio che essi rappresentano. Signor sindaco e vicesindaco, sarebbe un bel gesto di trasparenza divulgarle, per sapere in mano a chi stiamo dando in gestione il futuro del nostro territorio e dei nostri figli.
L’impianto che si vuole costruire produrrà biometano, ottenuto dalla purificazione del biogas. Le materie prime che questo tipo di impianto può consumare sono elencate negli allegati dei vari DM dal 2016 al 2018 e tra questi osservo la presenza del rifiuto organico, proveniente dalla raccolta domestica e soggetto alla raccolta differenziata (FORSU). In bella compagnia di residui di macellazione, carcasse, sangue, siero, sansa,mamma mia che impressione! Mi viene in mente la puzza dei camion che le raccolgono.
Si leggono inoltre sempre sui quotidiani locali, altri dati sommari sulla relazione della domanda presentata dalla società tra cui “abbondanza di materie prime nel territorio”. Mi manca qualche dato. Indago. Volesse il cielo che riescono a prendersi il letame dei vicini. Tolgo la puzza. Non ne sanno nulla! Ho chiesto a chi mi lavora le terre. Ignaro. Mi dice di non conoscere nessuno che è stato contattato a riguardo. Eppure, hanno grosse stalle. Le tabelle dell’ultimo Piano Energetico Ambientale della Regione Molise, riferendosi al biogas, localizzano il distretto di Agnone, con una potenzialità massima di un decimo di quanto proposto da questo impianto.
Da fonti ENEA leggo che sono già presenti in Molise centrali che usano la parte organica dei rifiuti e da lattosio. Siamo quattro gatti (compresi porci e vacche!). E’ vero, Dio ci benedica, che da queste parti si mangia tanto. Ma per fornire tanta TARSU utile a produrre un equivalente energetico di 1 MW (250 sm3/ora) questa società dovrà andarla a prendere altrove. Dove? Puglia e Campania? Nel passato si è speculato sui finanziamenti del GSE. Sul biometano è stato aperto un ”nuovo fronte” di Certificati di Immissione in Consumo altamente conveniente. E più produci e più guadagni. Ma per produrre devi avere combustibile.
Ma poi, scusate, tutto questo digestato dove lo buttano. Nelle mie terre no! Ho fatto una scelta che vuole valorizzarle, non bruciarle con chissà quale porcheria. Spero, signor Sindaco e Vicesindaco, che la pensiate allo stesso modo.
Umberto di Ciocco