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Dal mondo, Meghan e Harry rinunciano al titolo di reali inglesi: ecco se e quando sarà una vera rivoluzione

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Impazza su tutti i tabloid mondiali la storia dei principi reali Harry e Meghan. I duchi di Sussex hanno rinunciato allo status di principi reali. Dicendo no ai doveri di corte, ad abitare sempre in Gran Bretagna e a tutti i protocolli a cui sono stati sottoposti finora. 
 
Una decisione che ha gettato scompiglio nella casa reale inglese. La Regina non la ha presa affatto bene. Ma l' opinione pubblica è spaccata. C' è chi la pensa come Lorenzo Tosa  che ha così descritto gli avvenimenti:
 
"Per anni le hanno dato della manipolatrice, dell'arrivista senza scrupoli.
L'hanno accusata di aver circuito il principe Harry, perché non riescono ad accettare che una donna possa prendere delle decisioni in una coppia.
Le hanno detto che era una "Princess Pushy", una che sgomita. Come se fosse una colpa imperdonabile per una donna essere ambiziosa.
Le hanno detto che ha usato Harry per diventare ricca e famosa, come se già non avesse una carriera brillante e avviata alle spalle.
Le hanno detto che era frivola, superficiale, un'attricetta, perché non riescono a tollerare l'idea che una donna possa essere bella e pure colta e intelligente.
Le hanno dato della straniera, dell'abusiva, dell'infiltrata, perché una duchessa nera è un'idea che sfugge al loro controllo.
L'hanno bersagliata di offese razziste, insulti, minacce quotidiane e violentissime.
 
E lei, Meghan Markle, donna, nera, femminista, impegnata, uno stile impareggiabile, l'insofferenza malcelata per ogni forma e formalità, a un certo punto ha detto basta. Si è dimessa dalla Casa reale britannica. Rinunciando alle regole e ai vincoli ma anche ai privilegi che quella posizione comporta, solo per essere libera di vivere la propria vita.
E lo ha fatto insieme e di comune accordo con suo marito Harry. Al suo fianco. Senza nascondersi dietro all'uomo che ha sposato ma, anzi, da pari a pari, sfidando gli stereotipi e le convenzioni sociali e demolendo in un istante secoli di un potere sessista, maschilista e all'apparenza intoccabile. Come Diana, più di Diana.
 
Oggi è presto, un giorno quello che ha fatto Meghan sarà considerato rivoluzionario. E finirà che dovremo tutti ringraziarla". 
 
Il gesto è sicuramente rivoluzionario ma dovremmo sapere fino a quanto lo sarà. I principali quotidiani inglesi infatti raccontano di Meghan già in Canada. Mentre Harry è rimasto nel Regno Unito a " patteggiare" le condizioni delle dimissioni con la Regina, con Carlo e con William. Tutti coloro che appartengono alla discendenza reale. Questa cosa non viene vista bene da tutti i sudditi, che avrebbero voluto vederla al fianco del ribelle Harry a trattare le condizioni di uscita. 
 
C' è soprattutto chi attende di conoscere queste prima di decidere quanto rivoluzionario sia questo gesto. Perché qualora sia la Corona a continuare a elargire un ricco vitalizio ai due, si tratterebbe solo di una rinuncia ai doveri ma non ai privilegi. 
 
Se invece vivessero del loro lavoro allora sì che la rinuncia avrebbe un senso. Decisione che potrebbe però non essere rivoluzionaria se fosse, come riportano altri tabloid, arrivata come un giocare d' anticipo su un destino già segnato dalla Regina. La quale aveva forse già deciso di cacciarli da Buckingham palace.  
 
Due visioni opposte alle quali sarà solo il tempo a dare ragione. Per ora l' unica cosa certa è la condivisione di intenti tra i due coniugi. Già questa è rivoluzione? Nel mondo dei reali sì. In una coppia plebea dovrebbe essere la norma. 
 
Che Meghan abbia scelto la casa reale per riscattare una carriera di attrice non al.top? 
 
Forse. Perché dalla sua filmografia non emerge una carriera di primissimo livello. 
 
Queste  le sue partecipazioni al cinema e in tv. 
 
Lot Like Love), regia di Nigel Cole (2005)
 
Remember Me, regia di Allen Coulter (2010)
 
In viaggio con una rock star (Get Him to the Greek), regia di Nicholas Stoller – cameo non accreditato (2010)
 
The Candidate, regia di David Karlak – cortometraggio (2010)
 
Come ammazzare il capo... e vivere felici (Horrible Bosses), regia di Seth Gordon (2011)
 
Dysfunctional Friends, regia di Corey Grant (2012)
 
Random Encounters, regia di Boris Undorf (2013)
 
Anti-Social, regia di Reg Traviss (2015)
 
TelevisioneModifica
 
General Hospital – serial TV, 1 puntata (2002)
 
Century City – serie TV, episodio 1x04 (2004)
 
Cuts – serie TV, episodio 1x05 (2005)
 
Love, Inc. – serie TV, episodio 1x09 (2005)
 
The War at Home – serie TV, episodio 1x17 (2006)
 
Inganno fatale (Deceit), regia di Matthew Cole Weiss – film TV (2006)
 
CSI: NY – serie TV, episodio 3x07 (2006)
 
90210 – serie TV, episodi 1x01-1x02 (2008)
 
Til Death - Per tutta la vita (Til Death) – serie TV, episodio 3x02 (2008)
 
The Apostles, regia di David McNally – film TV (2008)
 
Good Behavior, regia di Charles McDougall – film TV (2008)
 
Knight Rider – serie TV, episodio 1x14 (2009)
 
Senza traccia (Without a Trace) – serie TV, episodio 7x15 (2009)
 
Fringe – serie TV, episodi 2x01-2x02 (2009)
 
The League – serie TV, episodio 1x02 (2009)
 
CSI: Miami – serie TV, episodio 8x20 (2010)
 
The Boys and Girls Guide to Getting Down, regia di Michael Shapiro – film TV (2011)
 
Suits – serie TV, 108 episodi (2011-2018)
 
Castle – serie TV, episodio 4x17 (2012)
 
Suits Webisodes – miniserie TV, episodio 3x04 (2013)
 
Dove rimane il cuore (When Sparks Fly), regia di Gary Yates – film TV (2014)
 
Il manuale degli appuntamenti (Dater's Handbook), regia di James Head – film TV (2016). 
 
E Harry il principe ribelle? Non dobbiamo dimenticare delle sue scorribande con l' uniforme nazista. Che non lo rende propriamente una icona di sinistra. 
 
Di bello certo c' è una donna nera, straniera che è riuscita a dire la sua in una casa reale da secoli impenetrabile. Una via per oscurarla, fargli perdere le simpatie dei sudditi e aprire la strada verso una Repubblica di Gran Bretagna? Quella sì che sarebbe la vera rivoluzione.
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