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Consiglio regionale, commemorato il 50esimo anniversario della nascita della provincia di Isernia

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Il consiglio regionale nella seduta di questa mattina ha commemorato il 50° anniversario 
dell’istituzione della Provincia di Isernia.
“50 anni fa – ha detto il Presidente dell’Assemblea consiliare Salvatore Micone-, il 3 marzo del 
1970, entrava in vigore la legge n. 20 presentata dai deputati Sedati, Di Lisa, Vecchiarelli, 
Palmiotti e Tedeschi che istituiva la Provincia di Isernia. 
Si concludeva così positivamente un percorso per un’autonomia provinciale iniziato con la 
supplica al re di Napoli Gioachino Murat del 1810; continuato oltre 130 anni dopo nell’immediato 
dopo guerra con l’attivismo di Sindaci, Consigli Comunali, organizzazioni di categoria, giornali e 
mondo della cultura; proseguito con le proposte parlamentari di Ciampitti prima, nel 1952, e di Di 
Giacomo poi, nel 1954, che però non ebbero esito positivo per il termine delle rispettive 
legislature; e giunto quindi al traguardo del 1970. 
Un risultato storico che si aggiungeva a quello già colto in precedenza da questa nostra terra nel 
1963 con la modifica della carta Costituzionale, unico caso nella storia della Repubblica, nella 
parte che definiva il numero delle regioni e quindi l’istituzione della Regione Molise. 
Risultati di grande portata legislativa e costituzionale, che un piccolo territorio come il nostro 
seppe raggiungere e che, invece, furono preclusi ad altre realtà più forti e storicamente importanti.
Quella di oggi è dunque un’occasione di rilievo che quest’Aula, massimo luogo di rappresentanza 
politica ed istituzionale del Molise, deve cogliere, non solo per ricordare una conquista storica che 
appartiene a tutti, ma per riprendere nuova linfa e nuovo vigore per proteggere e preservare 
quelle autonomie provinciali e regionali che una classe politica avveduta e lungimirante, agendo in 
osmosi con tessuto socio-economico attivo e propositivo, ci hanno lasciato in custodia. 
Sono persuaso che i Ciampitti, i Di Giacomo, i Sedati, i Vecchiarelli, i Palmiotti, i Tedeschi, ma 
anche i D’Uva e i Santoro, come tutti coloro i quali ebbero un ruolo nell’istituzione della Provincia 
di Isernia, e in generale della Regione Molise, ci hanno lasciato, oltre al loro impegno e ai risultati 
conseguiti, un esempio di azione politica ed istituzionale da seguire: saper lavorare insieme, 
mantenendo le proprie idee e i propri particolarismi, e cercando sempre i punti di incontro per 
costruire su questi un futuro possibile.
Cari colleghi, ripartiamo da queste testimonianze per agire compatti nel difendere quelle conquiste 
da politiche nazionali di riduzione, di razionalizzazione e di contenimento della presenza dello 
Stato e delle altre istituzioni pubbliche e private. Iniziative, queste, che depauperano il territorio, 
riducendo i diritti dei cittadini ad avere una presenza ed una piena operatività dei vari organismi 
della Repubblica, sia pubblici che privati”. 
Sono intervenuti per evidenziare l’importanza storica, politica e cultura dell’istituzione della 
Provincia pentra, per la maggioranza, il Sottosegretario Quintino Pallante, per le minoranze, il 
Consigliere Micaela Fanelli.
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