Una famiglia in crisi economica, un vicino dal cuore grande e un parroco che, come pochi, fa il suo dovere sono tre degli elementi fondamentali sul quale ruota la trama di Natale puveriall, commedia dialettale in tre atti ideata, scritta e diretta da Antonino Patriarca.
La commedia, incentrata sul tragi-comico, narra la storia di una famiglia che si ritrova a non aver nulla da mettere in tavola per Natale; un vicino di casa nota lo stato nel quale i suoi amici si trovano così decide di avvertire il parroco affinché possa fare qualcosa. Il curato perciò, constatata la realtà di quelle voci,  invita tutto la parrocchia ad accorrere in aiuto di quella povera gente bisognosa.
Si innesca quindi un movimento che spinge molte persone ad aiutare i loro vicini di casa affinché anche loro possano avere un buon Natale.

Forse quando Antonino scrisse Natale puveriell non si aspettava un successo così grande eppure a distanza di circa dodici anni dalla scrittura il Teatro Italo-Argentino di Agnone chiese a gran voce una replica dello spettacolo che andò in scena anche a Pietrabbondante, nonché al teatro Savoia di Campobasso.
Non finisce qui. Il 5 maggio 2012 il cast diretto da Antonino Patriarca si è esibito sul palco scenico del Teatro della Provincia ad Isernia nella penultima serata di Teatro e solidarietà: una lunga serie di spettacoli i quali proventi saranno devoluti all’Unitalsi.

Abbiamo chiesto ad Antonino: perché proprio voi?
“La storia che ho deciso di raccontare è una storia che riporta un tema di forte attualità: problemi economici e relative conseguenze emotivo-psicologiche. Credo perciò che la commedia dialettale sia stata apprezzata, e perciò voluta in questa manifestazione, sia per la bravura di tutto il cast ma anche per la vicenda che viene narrata. Altro elemento particolare è rappresentato dal fatto che seppure la trama abbia una certa velatura tragica, ho inserito qui e là degli aspetti comici che la rendono davvero piacevole.”

E com’è andata sabato?
“ Da ciò che ho potuto constatare Sabato, la rappresentazione è piaciuta nuovamente. La sala era gremita e alla fine dell’ultimo atto gli applausi sono piovuti numerosi.”