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Covid 19, inizia la settimana decisiva per evitare il tracollo della sanità molisana: Toma chiede aiuto a Pallante

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È quella che sta per cominciare la settimana decisiva per la soluzione dei problema sanità in Molise. 
 
Regione e Asrem sono chiamate a uno scatto di reni per risolvere la questione posti letto. Ci sono due strade possibili: riaprire immediatamente Larino e Venafro. Su questo c'è anche una offerta choc del Neuromed di Pozzilli. Che garantirebbe la riapertura a spese proprie per il Vietri. E poi il piano 4 che parla della messa a disposizione dei privati di 126 posti letto. Che coinvolgerebbe il Gemelli Molise, la Neuromed stessa, villa Ester di Bojano, Gea Medica di Isernia, e Villa Maria di Campobasso. 
 
Il piano privati convince ed è necessario in questa situazione di emergenza. A  parte Cattolica e Neuromed le altre strutture metterebbero a disposizione reparti no Covid, soltanto per alleggerire le strutture pubbliche e continuare ad occuparsi di altre patologie: riabilitazione, medicina, chirurgia generale e chirurgia complessa. 
 
Ma quanti sono i reparti Covid? Tre posti in terapia intensiva alla Cattolica e dieci posti in degenza ordinaria. Al Neuromed ci sarebbe una apertura di reparto Covid con 4 posti in terapia intensiva. Su queste decisioni ha già detto sì la struttura commissariale. Ora tocca alla Regione. 
 
Toma per decidere da ieri è affiancato dal sottosegretario Quintino Pallante. Che in qualsiasi momento e su qualsiasi cosa potrà sostituire il presidente della Regione. Un Toma stanco e forse incerto che ha bisogno di più confronto per prendere la decisione definitiva. Che va presa presto onde evitare il tracollo del sistema Molise.
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