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L'idea di Confagricoltura: mandare a zappare chi prende il reddito di cittadinanza

Il presidente Massimiliano Giansanti chiede anche la reintroduzione momentanea dei voucher e aiuti per il settore che vive una drammatica carenza di manodopera

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Far lavorare nelle aziende agricole, attualmente a corto di manodopera, chi percepisce il reddito di cittadinanza. E' la proposta del presidente di Configracoltura, Massimiliano Giansanti, che, intervistato dall'AGI, chiede anche maggiori aiuti al settore agroalimentare nei prossimi interventi del governo e la reintroduzione, solo momentanea, dei voucher per i lavoratori del settore.

Far lavorare nei campi chi ha il reddito di cittadinanza

Giansanti sottolinea che per utilizzare nel settore agricolo chi usufruisce del reddito di cittadinanza "andrà trovato uno strumento che possa consentire a queste persone di non perdere il diritto all'assegno, perché noi offriamo un arco temporale limitato rispetto alle attese sul lavoro di queste persone".

Per il presidente di Confagricoltura, tuttavia, "ci sono tutti gli elementi per trovare un accordo tra impresa e lavoratore salvaguardando i diritti di chi percepisce il reddito e permettere all'azienda di poter contare su un cittadino italiano al quale, grazie anche al fattore lingua, poter insegnare velocemente quello che è necessario fare all’interno di un’azienda agricola". Continua QUI

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