Campobasso - Il centrodestra avrebbe vinto le elezioni Regionali del Molise grazie a 19mila preferenze provenienti da liste e candidati che non avrebbero dovuto partecipare al voto. Questo il parere dei giudici del Tar che, che questa mattina, hanno depositato le motivazioni della sentenza emessa il 17 maggio scorso con la quale e' stato annullata la consultazione di ottobre 2011. Il Tribunale ha ravvisato vizi nella documentazione di Udc, Progetto Molise del candidato di Progetto Molise Nico Romagnuolo. Contro il giudizio di merito si potra' presentare appello al Consiglio di Stato, entro venti giorni a partire da oggi. Il collegio del Tar (Zaccardi, Balloriani e Monteferrante) ha "annullato la proclamazione degli eletti e gli altri atti presupposti, fino alla fase di ammissione delle liste alla competizione elettorale, che conseguentemente deve essere rinnovata". Tutto azzerato, dunque, in virtu' della documentazione incompleta o sbagliata della lista Molise Civile (7108 voti), le cui firme valide a sostegno sono state meno di mille (il minimo previsto dalla legge). Irregolare anche la candidatura di Nico Romagnuolo (2895 preferenze) di Progetto Molise per l'autentica della firma errata, mentre le firme per le presentazione della lista Udc di Campobasso (9057 voti) sarebbero state raccolte su fogli mobili senza il contrassegno della lista, il nome, cognome, data e luogo di nascita de candidati. In totale circa 19mila voti, che hanno pesato su una competizione vinta da Michele Iorio (Pdl) per 948 preferenze in piu' di Paolo Di Laura Frattura del centrosinistra. Le elezioni devono essere ripetute, secondo il Tar Molise, perche' e' stata la presenza stessa delle liste a viziare l'esito del voto, in un senso o nell'altro. "Lo sviamento e l'inquinamento prodotto di liste e candidati provinciali - dicono infatti i giudici - devono essere addirittura riconsiderati, raggiungendo gli oltre 19mila voti, che rendono ancora piu' gravi le illegittimita' rilevate".