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Scuole paritarie quale futuro? L' onorevole Giuseppina Occhionero ( Italia Viva) presenta in question time una interrogazione alla ministra Azzolina: non le lasciamo indietro

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La parlamentare molisana di Italia Viva Giuseppina Occhionero ha oggi partecipato al question time alla Camera. L' argomento è stato quello dei fondi alle scuole paritarie. 
 
"Le strutture paritarie - sostiene Occhionero-  richiedono una risposta di aiuto economico concreta. Il prossimo decreto è una grande occasione. Non sprechiamola e non rischiamo di perdere 180 mila posti di lavoro e di non poter garantire il posto allo studio, con le sole strutture statali, ai 900 mila allievi che oggi frequentano gli istituti paritari". 
 
Durante il question time ha sostenuto: " La legge 62/ 2000 include gli istituti paritari nel sistema nazionale di istruzione, riconoscendone il particolare ruolo di garanzia nel diritto allo studio e all' istruzione e di pluralità dell' offerta didattica. Il Covid 19 sta creando un doppio danno alle strutture paritarie creando una emergenza nella sospensione del pagamento delle rette  e della sospensione del servizio educativo. Non possiamo accettare il rischio di una emorragia occupazionale di 180 mila dipendenti nelle strutture paritarie. Probabilmente una struttura paritaria su 3 non riuscirà a garantire la riapertura a settembre e poi c' è il problema degli studenti con disabilità. Il Governo Renzi ha creato un fondo per sostenere le scuole paritarie e Italia Viva si è impegnata a tutelare ancor di più gli studenti con disabilità iscritti alle scuole paritarie. Il prossimo decreto è una occasione d' oro. Quali misure concrete intende adottare ministra per consentire alle scuole paritarie di consentire questo servizio d' istruzione?"
 
 
Questa la risposta della ministra Azzolina: " Onorevole Occhionero la sua interrogazione mi da la possibilità di illustrare la funzione sussidiaria delle scuole paritarie  in qualità integrante del sistema nazionale d' istruzione secondo la legge del 62/2000. In merito alle risorse in favore delle scuole paritarie nel mese di marzo ho provveduto in un decreto ministeriale di riparto su base regionale sulle scuole paritarie con riparto regionale su un importo di circa 512 milioni di euro. Ricordo che nel decreto Cura Italia sono previsti per il 2020 due milioni di euro per le scuole paritarie per garantire la didattica a distanza. Più di 40milioni di euro sono stati messi a disposizione delle scuole paritarie e pubbliche per la pulizia degli ambienti. Nell' avere coscienza di quanto accade per la fascia 0- 6 sono allo studio del Governo le soluzioni più idonee per scongiurare le conseguenze su cui l'onorevole interrogante ha fatto riferimento conoscendo qual  é il nostro sistema d' istruzione. Sulla ripresa delle attività scolastiche ribadisco che un comitato  di esperti sta studiando varie soluzioni che vanno soppesate e calibrate per le diverse esigenze ed istanze per i bambini dalle scuole dell' infanzia ai maturandi oltre che condivise con tutto il governo e gli enti locali del parlamento. L'impegno e il nostro lavoro é di non lasciare indietro nessuno nel rispetto delle scelte educative delle famiglie per supportare in modo concreto tutte le scuole del sistema nazionale dell'istruzione. 
 
Ha replicato poi il parlamentare Gabriele Toccafondi che ha ricordato che il bilancio tra entrate e uscite degli istituti paritari è sottilissimo. " Chi conosce veramente senza barriere ideologiche queste realtà sa che non c' è alcun utile. E non esiste margine o riserva da cui attingere. Nessun salvadanaio da rompere. Questo equilibrio economico  si sta rompendo anzi si sta frantumando. Se in una classe di 20- 21 ragazzi uno o due famiglie non possono pagare la retta in questo momento viene meno la realtà scolastica e chiude o non riapre a settembre. Che si chiami asilo o percorso 0- 6 oppure scuola dell'obbligo questo equilibrio economico  si sta rompendo ora. 
O interviene ora lo Stato oppure sarà il Governo a dover stanziare fondi in più perché quei bambini busseranno alla scuola statale. Occorre dare loro servizi, strutture, servizi e insegnanti. Sono settimane che facciamo presenti questi problemi a lei e al governo. Ricordiamo che questo tema deve trovare una risposta e non solo nel percorso 0- 6. Oggi abbiamo perso ancora una volta l' occasione per sentire queste risposte".
 
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