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Agnone, la proposta di tre giovani: una pista ciclabile lungo la ex statale 86

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In questi giorni di uscita dalla fase 1 ed entrata nella fase 2 abbiamo notato che la ex Statale 
86 in località Verrino (ovvero la strada dismessa dall’Anas nel 1998 e principale arteria per 
l’accesso ad Agnone prima della costruzione del viadotto “Sammartino-Verrino”, oggi di 
competenza comunale) è stata letteralmente presa d’ assalto da cicloamatori e amanti del 
jogging. 
Da qui, e dai tanti anni trascorsi in bici su questa 
strada, la nostra idea di creare una pista 
ciclopedonale sulla ex SS 86. Il progetto andrebbe 
ovviamente fatto ed eseguito dal Comune di 
Agnone. I costi dell’opera sarebbero pressoché 
esigui (200.000/300.000 euro circa) ma 
soprattutto i fondi sarebbero facilmente 
reperibili in quanto si sta investendo molto sulla 
mobilità sostenibile a livello nazionale ed europeo. Molti potrebbero ribattere che c’è già la 
strada panoramica chiusa al traffico ed adibita a pista ciclopedonale. Spieghiamo perché 
secondo il nostro modesto parere alla città di Agnone serve una vera pista ciclabile e deve 
essere situata nella valle del Verrino. 
Sulla strada panoramica di certo non si possono percorrere lunghe distanze dato la lunghezza 
di appena 1,8 chilometri e questo di certo non aiuta chi fa sport che quindi necessariamente 
deve recarsi altrove. Invece una pista ciclabile lungo la ex SS 86 sarebbe lunga ben 6,5 
chilometri (dalla rotonda in località Montagna fino all’uscita Agnone Sud alla fine del viadotto 
“Sammartino-Verrino”) estendibili a 9,5 usufruendo della SP86 
direzione Agnone Sud e quindi Via Aquilonia. Inoltre tale strada 
e l’intera valle del Verrino tornerebbero ad avere vita dopo anni 
di quasi totale ed ingiustificato abbandono. La frana sul torrente Nicola non costituirebbe un problema dato che è ferma da circa vent’ anni (e quel tratto di 
strada aspetta da anni di essere asfaltato). 
Due sarebbero le possibilità di realizzazione della pista: la prima, quella più economicamente 
sostenibile, consisterebbe nell’ usare un senso di marcia per il passaggio degli autoveicoli e 
una corsia per realizzare la pista (non sarebbe però utilizzabile tale metodo per via Aquilonia) 
e la seconda, più costosa ma anche più efficace, realizzabile allargando la sede stradale in 
modo da riuscire comunque a mantenere il doppio senso di marcia per gli autoveicoli più la 
ciclopista. 
L’opera sarebbe apprezzatissima dai turisti che si recherebbero nella zona e godrebbero di 
magnifici panorami e di incontaminata natura. 
Ancora più valore assumerebbe tale opera se si riuscisse a rimettere in sesto diverse strade 
comunali, praticamente senza costi ulteriori, che dalla ex SS 86 portano sulle sponde del Fiume 
Verrino fino ad arrivare sul Ponte di Ferro sul Verrino, luogo davvero di straordinaria bellezza 
e caduto nell’ incuria più totale; tali percorsi sarebbero presi d’assalto dagli amanti del trekking 
che già oggi frequentano la zona passando in mezzo alle spine. Si riuscirebbe finalmente a dare un segnale, mancante da troppo tempo, di progresso di Agnone, città storicamente rimasta in 
vita grazie al progresso (basta ricordare che proprio affianco alla ex SS 86 passava la ferrovia 
elettrica Agnone-Pescolanciano e qui nacquero la centrale idroelettrica e le Antiche Fonderie 
del Rame) e si darebbe ai giovani la prova che servizi innovativi sono realizzabili anche nelle 
zone interne. Come disse e scrisse Luigi Gamberale “bisogna rinnovarsi o morire!” La 
realizzazione di tale progetto di certo significherebbe un piccolo primo passo per rinnovarsi.
Tre giovani Agnonesi
Alessandro
Gabriele
Lorenzo
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