(AGENPARL) – Roma, 01 giu – La crisi si è abbattuta anche sull'organizzazione del Corpo Forestale dello Stato. Così ha risposto il Ministro Mario Catania ad un'interrogazione di Antonio Di Pietro sulla soppressione di alcuni comandi stanzione in Molise: “La decisione di accorpare le stazioni forestali di Pescopennataro e San Pietro Avellana con un presidio limitrofo è stata determinata anche dalla considerazione che trattasi di un'area omogenea (per caratteristiche ambientali, paesaggistico-forestali e socio-economiche), comprensiva di solo 6 comuni di ridotta estensione territoriale e di esigua popolazione. In particolare la scelta di Capracotta, quale centro di riferimento, è derivata da una serie di argomentazioni: anzitutto, il suo posizionamento al centro dell'area individuata i (che riduce il raggiungimento di alcune località periferiche della circoscrizione), cui si sommano ragioni di carattere economico, avendo il relativo Comune offerto in comodato al Corpo forestale dello Stato uno stabile rispondente alle esigenze dell'amministrazione, che il provveditorato regionale alle opere pubbliche è disposto a ristrutturare. -Continua il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - tengo a precisare che il comune di San Pietro Avellana (nelle cui strutture, concesse a titolo oneroso, è stata a lungo allocata la relativa stazione forestale) ha deciso di azzerare i costi di locazione solo quando le piante organiche (poi approvate con il ricordato decreto del 27 giugno 2011) erano state già definite. Peraltro, non va dimenticato che nell'area considerata sussistono, ad oggi, anche altri reparti del Corpo forestale dello Stato. Infatti, nell'attuale circoscrizione della stazione di San Pietro Avellana, ove ricade la riserva naturale di Montedimezzo, è presente l'omonimo posto fisso del Corpo forestale dello Stato (dipendente dall'ufficio territoriale della biodiversità di Isernia e che conta, al momento, cinque unità) e che a pochi chilometri, seppur in territorio abruzzese, c’è il posto fisso di Feudozzo. La nuova pianta organica prevede, quindi, nell'ambito della provincia Isernia, ben 11 stazioni, cui si devono aggiungere il comando provinciale, il posto fisso di Montedimezzo e l'ufficio territoriale della biodiversità di Isernia”.