Non si è mai troppo piccoli per imparare a difendersi dalla disinformazione. “Le favole funzionano molto bene. Prendi una volpe furba che cerca sempre di ingannare altri animali con le sue parole astute, informazioni ingannevoli o distorte, rese pubbliche con il deliberato intento di disinformare o di creare scandalo attraverso i mezzi di informazione”. Ebbene si, non è una cattiva metafora quando ancora una volta si legge sulla stampa locale che, in questi ultimi giorni, alcuni cittadini avrebbero pulito aree abbandonate e il Sindaco, anziché ringraziarli per l’attività svolta, li avrebbe redarguiti con una ordinanza
“ad hoc” per “rimproverarli” per le lodevoli iniziative intraprese.
Bene, quanto scritto, non è riconducibile ad aree abbandonate, né all’emissione di un’ordinanza, tantomeno trattasi di una proibizione.
Solite fake news cronoprogrammate.
L’Amministrazione ha emesso solo un avviso per ricordare, ai pochi soliti ig”noti”, che il vero senso di appartenenza ad una comunità è il rispetto delle regole e nel caso specifico, rispetto occorrerebbe anche per quelle imposte dalle autorità preposte, in periodo di pandemia.
L’Amministrazione ha da tempo normato l’attività di volontariato sul proprio territorio, in linea con quanto fatto da tantissimi Comuni, creando un apposito albo al quale chiunque può iscriversi ed affiancare gli addetti comunali nei lavori programmati usufruendo di una apposita copertura assicurativa.
Il regolamento relativo a quanto suddetto, è stato approvato dal Consiglio Comunale n.24 del 26/09/2019.
Resto incredulo che a “patrocinare la causa” di quanto accaduto sia stato Qualcuno che pubblicamente afferma di occuparsi di cultura e politica.
E’ verosimile che il Paese possa aver risentito del fermo delle attività di pulizia e manutenzione per i noti motivi legati alla pandemia, ma parlare di Paese inondato di rifiuti quando il servizio di raccolta porta a porta non si è mai fermato è inverosimile. Sparlare poi di una situazione di “discarica a cielo aperto” è una grave offesa riferita ad una pseudo inciviltà dei cittadini poggesi. Piuttosto debbo constatare ahimè, che si tratta della solita gratuita, seriale denigrazione del nostro Paese da parte di chi per il suo egocentrismo, pur di mettersi in mostra, crea il caso per far parlare di se, senza considerare le conseguenze mediatiche di tale comportamento che procura di fatto un gravissimo danno di immagine alla nostra comunità e alle nostre attività produttive.
Pochissimi giorni fa ho comunicato alla popolazione che le operazioni di pulizia delle strade urbane ed extraurbane e lo sfalcio dell’erba sarebbero cominciate subito dopo gli interventi che il personale addetto stava effettuando al cimitero, lavori iniziati e sospesi da marzo, come del resto hanno fatto molti altri Comuni, in tempo di quarantena, per non violare le misure restrittive imposte con i D.P.C.M. I lavori sono ripresi, in linea con la normale programmazione che naturalmente comprendeva anche il luogo in questione, subito dopo la riapertura del cimitero.
Ai cittadini, avevo chiesto comprensione sulla tempistica, visto l’esiguo numero di operatori comunali e sarebbe stato opportuno che, i soliti pochi ig“noti”, animati da tanta civica bramosia, avessero atteso la fine dell’emergenza, formalizzato il loro ruolo e dato il loro ben accetto apporto agendo nella piena legalità. Qualcuno dice di volerci “vedere chiaro”, bene, lo faccia e per prima cosa legga con attenzione gli avvisi pubblici e cerchi di capire cosa significa “si rammenta” che, ribadisco, non è certo un rimprovero o una proibizione ma un doveroso monito alla loro indisciplinata recidività.
Giuseppe Orlando