Nella notte accordo chiuso nella maggioranza sul Decreto scuola. Dopo il vertice bis convocato da Palazzo Chigi a tarda ora, con gli interessati in videoconferenza, il premier Giuseppe Conte ha prodotto ieri alle 23 questa mediazione: il concorso per i precari ci sarà , ma dopo l'estate e non si farà più secondo la modalità a crocette: si è scelta una prova scritta, ancora da definire. Nel frattempo, i 32 mila docenti di scuola media e superiore entreranno in cattedra a tempo determinato direttamente dalle Graduatorie d'istituto, che dovranno essere aggiornate. E dal primo settembre saranno a disposizione della scuola.
La soluzione trovata è molto vicina alle richieste del Partito democratico e di Liberi e uguali, che con il capogruppo al Senato Andrea Marcucci e il sottosegretario Peppe De Cristofaro hanno ascoltato la versione del premier e l'hanno trovata soddisfacente. La ministra del'Istruzione Lucia Azzolina - che in serata aveva pensato di lasciare l'incarico e si è arresa di fronte alle considerazioni politiche di Conte ("non possiamo spaccarci sulla scuola") - ha assorbito rapidamente il colpo e, a sua volta, si è dichiarata "soddisfatta". Continua QUI