Riceviamo e pubblichiamo, da una lettrice che è anche una collega giornalista, una lettera sulle recenti problematiche relative al mondo del lavoro agnonese.
Gentile direttore,
Mi trovo fuori dal Molise, per motivi di lavoro, come del resto molti giovani della mia età . Ricorro spesso alla sua testata per informarmi sulle notizie relative ad Agnone, mio paese nativo. Innanzitutto complimenti per la puntualità e la qualità delle notizie, che per quelli come me, che sono fuori regione, rappresentano un continuo contatto con la terra d’origine. Ma veniamo al dunque, mi permetto di chiederle ‘ospitalità ’ sulle sue pagine, perché in questi giorni mi sono soffermata a leggere in particolare due notizie entrambe provenienti da Agnone: la prima è la tiratina d’orecchie fatta dalla Kerres all’Amministrazione comunale, mentre la seconda è quella relativa alla oramai quasi certa chiusura della ‘Fabbrica dei pantaloni’. Due cose che a primo acchito possono sembrare diametralmente opposte, ma che per me sono legate a doppio filo. Mi spiego, ho sempre stimato e sostenuto i giovani dell’associazione Kerres, ritenendo il loro apporto fondamentale per lo sviluppo del nostro paese e per tanto sono rimasta a dir poco stupita quando ho letto la feroce diatriba tra il direttivo dell’associazione culturale e alcuni rappresentanti del Comune. Accuse a go go, minacce e parole irripetibili, fatto gravissimo già di se per se, ma che diventa ancora più eclatante se si pensa che mentre si gioca al rimpiattino, una delle aziende di Agnone, che dava lavoro a oltre 30 persone, sta chiudendo i battenti e oltre 30 famiglie stanno per scontrarsi con l’incubo della perdita del lavoro e della mancanza di reddito… E quindi mi stupisco di come di possa parlare di euro 2000, 3000, 7000. (queste le cifre che mi pare di aver letto) in maniera tanto leggera? Si è vero il paese avrebbe bisogno di rilanciarsi in maniera adeguata sul mercato turistico nazionale ed estero, ma ora no! In questo momento così drammatico è anacronistico e fuori luogo tirare fuori unghie e denti per queste piccolezze… bisognerebbe mettere fuori unghie e denti per impedire che i giovani, e a questo punto anche i meno giovani, vadano via dal paese, dare qualche risposta in più a chi non vede futuro in Agnone, e non mi si venisse a dire che io parlo solo perché sono fuori, io sono dovuta andare fuori a costruire il mio futuro. Vorrei che ci si fermasse un secondo a ragionare; a cosa serve avere un paese sfavillante e ricco di attrattive se poi a goderle non resta nessuno? Mi scuso se le mie parole hanno potuto offendere qualcuno, ma la mia vuole essere solo una riflessione, amara certo, ma pur sempre una riflessione….
Sara Bartolomeo