(AGI) - Chieti, 29 giu. - L'Abruzzo e' la quarta regione
	d'Italia per la quantita' di acqua dispersa a causa della
	vetusta' delle sue tubature con ben 77 litri di acqua in piu'
	immessi nella rete ogni 100 litri di acqua effettivamente
	erogata. Questo dice un'indagine portata avanti dal Centro
	Studi di Confartigianato che, di recente, ha reso noto una
	serie di dati elaborati nel 2011. Quando l'Abruzzo si e'
	classificato al quarto posto in Italia per gli sprechi idrici.
	Uno dei motivi scatenanti della crisi idrica e' l'inefficienza
	del sistema idrico abruzzese. Che, nel 2011, ha registrato
	perdite di acqua del 77,3%. Peggio hanno fatto solo la Puglia,
	la Sardegna e il Molise. "Le dispersioni denunciate dal nostro
	Centro Studi dimostrano l'inadeguatezza del sistema idrico
	abruzzese che negli anni, tramite le privatizzazioni, ha solo
	prodotto un aumento del costo delle bollette ai cittadini senza
	creare - afferma Daniele Giangiulli, direttore regionale di
	Confartigianato - un sistema idrico integrato ed efficiente".
	Un cenno poi alle modalita' di gestione del sistema idrico
	abruzzese, spesso in mano ad organi di nomina politica. "E'
	necessario un impegno forte della politica per smantellare
	carrozzoni politici che servono solo a regalare poltrone.
	Bisogna ridare ai cittadini e alle imprese - aggiunge
	Giangiulli - il sacrosanto diritto ad un servizio di primaria
	utilita' senza interruzioni. Le imprese abruzzesi, gia' in
	grave difficolta', non possono permettersi di fronteggiare
	anche l'enorme disagio provocato dalla cronica assenza di acqua
	nei territori". (AGI)

