Due recenti articoli del Corriere della Sera e de " La Stampa" hanno
richiamato l'attenzione sugli incidenti sul lavoro nell'Italia chiusa
per il Covid 19( Corriere della Sera),mentre La Stampa ha aggiunto
alcune brevi e ormai trite e ritrite considerazioni sull'assenza dello
Stato dai luoghi di lavoro ( mancata vigilanza, carenza di ispettori
ecc.). A questi rituali articoli dei due importanti organi di stampa
sono seguiti, dopo la morte di due operai edili a Roma qualche
settimana fa( precipitati dal sesto piano di un edificio in
costruzione) gli interventi ( Corriere della Sera del 21 luglio
scorso) altrettanto rituali, della Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo"
che ha invocato "uno sforzo unitario per rafforzare il sistema di
prevenzione" e l'Assessore al Lavoro del Lazio Claudio Di Berardino
"In Giunta una delibera su un protocollo di intesa per vigilare in
materia di salute e sicurezza sul lavoro".Stante la scarsa ( si fa per
dire ) conoscenza della materia da parte da parte della Ministra e
dell'Assessore del Lazio bisognerebbe ricordare ai due rappresentanti
istituzionali che già esistono a livello nazionale ( il Comitato ex
art.5 previsto dal D.Lgs n.81/08) e, a livello territoriale, i
Comitati regionali di coordinamento per la sicurezza sul lavoro
( previsti dal d.p.c.m del del 2007 e dall'art.7 del D.Lgs n.81/08).
Sul funzionamento di questi organismi e sulle loro criticità invito
chi abbia un pò a cuore questi argomenti a leggere alcuni miei
articoli pubblicati sul sito della Regione Molise : Aree
Tematiche-Istruzione ,Formazione e Lavoro-Attività e Competenze-
Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza sui luoghi di
lavoro.
Ferdinando Manna -rappresentante cisl-abruzzo-molise
Comitato regionale di Coordinamento