La soppressione annunciata della Provincia di Isernia non piace neanche alle rappresentanze sindacali dei lavoratori dell'ente.
In una nota della Rsu si legge:
Questa RSU vuole esprimere a nome di tutti i lavoratori che rappresenta, il rammarico per il
disinteressamento da parte dei vertici della politica nei riguardi dell’eventuale soppressione della Provincia di
Isernia.
Dove sono finiti i nostri rappresentanti politici e che cosa stanno facendo??? E’ già da tempo ormai che
si parla di soppressione delle Province.
Gli Enti locali sono le istituzioni più vicino ai cittadini che rendono servizi indispensabili per la
stragrande maggioranza degli italiani. Decidere di eliminarli così da un momento all’altro (e ciò dimostra che il
governo ha poche idee peraltro confuse) per il solo fatto di non rispondere a due dei tre requisiti fissati dal
Decreto significa solo causare danni irreparabili ad un’intera economia di una Regione già sull’orlo del baratro
(vedi Ittierre, Arena Holding, Di Risio, Zuccherificio, etc.) senza tener conto dell’orografia territoriale.
Eliminando solo una manciata di province non si trarrà nessun vantaggio ma si avranno solo anni di
caos con conseguenti disagi e penalizzazioni a livello economico, sociale ed occupazionale dei vari territori.
Pertanto questa RSU invita tutti i cittadini a non voler considerare queste dimostranze come il
salvataggio dello stipendio dei dipendenti delle province, che comunque saranno allocati in altri enti, ma come
salvaguardia dell’economia dell’intero territorio sia per l’eliminazione di servizi ma soprattutto per la ricaduta
sulle piccole attività commerciali presenti sul territorio stesso.
PROVINCIA DI ISERNIA
Rappresentanza Sindacale Unitaria
Bisognerebbe che le province a rischio e non solo, si uniscano per fare massa, per discutere e
promuovere, contro questo assurdo provvedimento, una riforma che possa invece portare sviluppo ad un
territorio già disastrato come il nostro.
In passato è stato già dimostrato che l’eliminazione solo di alcune province non produrrebbe riduzione
di spesa pubblica che potrebbe invece essere ricercata in altri tagli ben più giusti e sostanziosi per le casse
dello Stato quali quelli al numero dei parlamentari (è più facile tagliare le province che ridurre il numero dei
parlamentari), alle loro indennità, ai finanziamenti ai partiti travestiti da “rimborsi elettorali”, alle missioni ed
alle spese militari, alle auto blù, inoltre si potrebbe procedere all’istituzione della patrimoniale, all’aumento
dell’aliquota irpef per i redditi più alti, etc..
La Regione Molise attualmente ha due province di cui una è anche capoluogo di regione: potrà
esistere una regione con una provincia contestualmente capoluogo di regione?
Se il Decreto Legge n.95 del 6 luglio 2012 venisse approvato si avrebbero effetti devastanti
sull’economia locale a partire dal blocco totale degli investimenti, allo spopolamento, alla disoccupazione, in
poche parole un ritorno a quarant’anni or sono.
A cosa è servita la lotta che i nostri predecessori hanno portato avanti per l’istituzione della Provincia
di Isernia?
Ed è proprio per questo che tutte le forze politiche, senza distinzione di appartenenza, le parti sociali
devono contrastare queste scelte manifestando la propria contrarietà alla proposta di riduzione delle province
minori.
A nome di tutti i lavoratori, che questa RSU rappresenta, invita i nostri politici, i Consigli Comunali,
Provinciali, i Parlamentari, la Camera di Commercio, le Organizzazioni Sindacali, gli Ordini Professionali, la
Prefettura, la Questura, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, l’Agenzia delle Entrate, la Direzione
Territoriale del Lavoro, etc. ad essere compatti ed uniti per manifestare la propria contrarietà alla decisione del
Governo Monti sulla soppressione delle Province.
Inoltre si invitano i nostri rappresentati parlamentari a votare CONTRO tale provvedimento.
PROVINCIA DI ISERNIA
Rappresentanza Sindacale Unitaria
A pagare sono sempre gli stessi: ovviamente i più deboli!
Basta mettere le mani nelle tasche dei meno abbienti!! E’ ora che anche la “casta” faccia la
sua parte e dia il suo contributo altrimenti l’anno prossimo, i cittadini, avranno le carte da
giocare……quelle elettorali!
LA RSU DELLA PROVINCIA DI ISERNIA