Il Coordinamento delle Province in trincea contro il Governo centrale per difendere le poltrone.
Di seguito il documento contro i tagli siglato a Benevento.
-Al Presidente dell'UPI Giuseppe Castiglione
-Al Presidente del Consiglio Direttivo dell'UPI Fabio Melilli
Il Coordinamento delle Province che hanno aderito formalmente all'iniziativa tenutasi oggi in
Benevento alla Rocca dei Rettori,
• presa visione degli emendamenti formulati dall'Upi all'art. 17 del Decreto Legge n. 95 del
2012 che risultano inadeguati e incoerenti rispetto a quanto deciso nell'Assemblea Generale dell'Upi
il 26 e 27 giugno u.s.;
• denunciato che tali ultime posizioni dell'Upi risultano essere in palese contraddizione e
violazione delle decisioni assunte a voti unanimi dalla Assemblea Generale dell'Upi stessa.
1) osserviamo innanzitutto che come sostenuto dal presidente Castiglione nella relazione
all'Assemblea Nazionale scorsa, la nostra richiesta di attivare “un percorso che non può che
essere coerente con le norme costituzionali” è stata palesemente disattesa in quanto nel
Decreto Legge n. 95 sono evidenti clamorose violazioni della norma costituzionale;
2) l'Upi aveva chiesto l'elezione diretta degli Organi provinciali diretta e il ritiro del
declassamento delle Province ad Organi di secondo livello, mentre il Decreto legge
conferma la linea della elezione indiretta;
3) l'Upi ha sostenuto la necessità di superare il Decreto “Salva Italia” e di un passo indietro
del Governo sulla strada dello svuotamento istituzionale delle Province, mentre è palese che
il Decreto continua su tale strada aggiungendo a ciò lo strangolamento finanziario delle
Province;
4) l'Upi ha dichiarato la piena disponibilità a sostenere un processo di accorpamento delle
Province fornendo il proprio contributo, a condizione che fosse rispettato il principio
secondo cui, accorpare le Province vuol dire ridurne il numero, rispettandone i territori, le
vocazioni e le storie. Ora, appare evidente che i criteri dettati dal Governo sono l'esatta
negazione di quanto richiesto.
5) l'Upi ha sostenuto che il processo di riordino delle Province non può essere fatto contro i
territori, ma deve essere governato dagli stessi; è bene evidente che questo Decreto non
coinvolge in alcun modo le Province nel processo avviato di cancellazione ed accorpamento
delle Province e del sistema dei servizi ad esse collegato.
• constatato che gli emendamenti proposti dall'UPI non contemplano lo stralcio del medesimo
art.17;
• ritenuto quindi che appare evidente che l'Upi considera condivisibile e quindi
costituzionalmente corretto il percorso deciso dal Governo Monti;
ESPRIME
totale dissenso e contrarietà in riferimento agli emendamenti all'art. 17 del decreto legge n. 95 del
2012 che sono stati promossi dall'Upi;
INVITA
l'Upi a farsi parte attiva per ottenere in Parlamento il totale stralcio della materia riguardante il
riordino delle Province ed in particolare dell'art. 17;
CHIEDE
all'Upi di farsi promotrice di un Tavolo di confronto istituzionale nel quale siano coinvolti anche i
rappresentanti delle Province che hanno aderito alla manifestazione odierna in Benevento e che
hanno approvato il Documento sottoscritto e si sono costituiti in Comitato Permanente.
Benevento, dalla Rocca dei Rettori, 20 luglio 2012
I Presidenti e i rappresentanti delle Province riuniti nella sede della Provincia di Benevento, alla
Rocca dei Rettori, il giorno 20 luglio 2012, per l’esame dell’art. 17 del Decreto Legge n. 95 del 2012
(“Spending Review”), approvano il seguente Documento:
«Avanziamo a tutti i senatori ed ai deputati, ai capigruppo dei partiti del Senato e
della Camera, ai Presidenti di Camera e Senato la richiesta di stralcio dell’art. 17
per palesi fattori di incostituzionalità e per la insussistenza delle motivazioni di
necessità ed urgenza;
Chiediamo, in via subordinata, che l’art.17 venga riportato ad una dimensione di
provvedimento di spesa e che pertanto individuati gli obiettivi di carattere
economico da raggiungere, sia affidata agli enti locali ed alle Regioni l’iniziativa
dell’adozione degli interventi da attuare per raggiungere tali obiettivi, anche
attraverso la revisione dell’assetto e della organizzazione territoriale delle
Province e dei Comuni;
Chiediamo, in particolare, che venga cancellata dal Decreto legge n. 95 del 2012
la delega al Governo per la definizione dei criteri di riordino territoriale delle
Province;
Chiediamo di essere ricevuti con ogni possibile sollecitudine dalle forze politiche
e dai Relatori del decreto legge n. 95 al Senato e alla Camera;
Chiediamo all’UPI che sia immediatamente denunciata la incostituzionalità
dell’art.17 del Decreto Monti e che sia sospesa ogni disponibilità a collaborare col
Governo Monti sulla riorganizzazione e il riassetto delle Province, perché il
Decreto non ha accolto alcuna delle fondamentali richieste avanzate dall’UPI
(dalle funzioni delle Province al coinvolgimento delle stesse nei processi di
riorganizzazione, dall’elezione diretta degli organi provinciali all’assetto delle
Aree Metropolitane).
Denunciamo in particolare il tentativo portato avanti con questo Decreto, in
continuità col Decreto “Salva Italia”, anche con gli insopportabili tagli imposti alle
Province, di svuotare e cancellare il ruolo delle Province anche attraverso il loro
“strangolamento” finanziario.
Chiediamo ai Governatori delle nostre Regioni di impugnare di fronte alla Corte
Costituzionale l’art.17 del Decreto Monti per palese incostituzionalità.
Annunciamo di esserci costituiti in Comitato Permanente dei Presidenti delle
Province al fine di seguire l'evolversi della discussione parlamentare del Decreto
legge e per l'assunzione di tutti i conseguenti provvedimenti fossero necessari».
Dalla Rocca dei Rettori, 20 luglio 2012