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Spending review, questa notte si decide la sorte della Provincia pentra

redazione
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Spending review: tensione su province, comm. affronta nodi in serata =
(ASCA) - Roma, 25 lug - Tensione in commissione Bilancio
sulle province, in particolare su quelle relative alle
regioni Molise, Basilicata e Umbria, che contano due province
ciascuna. Il Pdl e il Pd hanno trovato una convergenza al
fine di salvare le province in predicato di essere tagliate
(rispettivamente Isernia, Matera e Terni), mentre il governo
e' contrario e oppone resistenza a tale ipotesi.
   Secondo quanto si apprende i relatori hanno presentato un
emendamento all'art.17 introducendo una deroga per le tre
regioni citate, su cui il governo, nella persona del ministro
per la Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, sarebbe
intenzionato a dare un parere contrario. Una situazione che,
se non opportunamente ricomposta, rischierebbe di sfociare in
una possibile bocciatura del governo in sede di votazione.
   Non manca chi nota il fatto che l'accordo tra i relatori
e' favorito anche dal fatto che l'intesa sarebbe una
soluzione politicamente in  equilibrio e utile ai fini
elettorali, tra il Pdl, che attualmente guida il Molise e il
Pd, oggi in maggioranza in Umbria e Basilicata.
   Anche questo, come gli altri principali nodi del
provvedimento sara' sciolto solo in nottata, quando saranno
affrontati gli emendamenti dei relatori sui punti dirimenti
del provvedimento.
   I contatti continuano comunque intensi a tutto campo: al
Senato c'e' anche il ministro per la Salute, Renato Balduzzi,
che si limita a promettere che sulle norme sulla sanita'
''qualche ritocco ci dovrebbe essere'', senza voler entrare
nel merito.
   Nel pomeriggio la commissione, che puo' proseguire l'esame
senza interruzioni visto che oggi non c'e' seduta pomeridiana
d'Aula, iniziera' a votare i primi emendamenti presentati dai
relatori questa mattina, mentre scivolano a sera, insieme ai
capitoli sanita' e province, anche gli emendamenti sulle
citta' metropolitane (si attendono le modifiche dei relatori)
e sull'art.4 relativo alle societa' in house, che sara'
completamente riscritto.
   Intanto il presidente della commissione Finanze, Mario
Baldassarri del Fli ha presentato come primo firmatario, ma
appoggiato da altri 39 senatori, un emendamento per la
costituzione di un fondo immobiliare 'Italia' in cui far
confluire dallo Stato, tramite la Cassa depositi e prestiti
(Cdp), ''beni propri e diritti disponibili e non strategici
per un controvalore di 400 miliardi''. In base
all'emendamento il fondo procederebbe all'emissione sul
mercato di obbligazioni a scadenza non inferiore a 5 anni,
prove della garanzia dello Stato, con warrant negoziabile
separatamente''.
   ''Sarebbe un segnale molto forte e serio ai mercati -
afferma Baldassarri - capace di abbattere il debito pubblico
nell'arco di uno o due anni al di sotto del 100% del Pil''.
njb
251702 LUG 12

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