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Vaccino, la dichiarazione dell' agnonese Delli Quadri: da infermiere rinuncio alla mia dose se non saranno rispettati i diritti dei lavoratori

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 Il sindacalista agnonese della Cisl Fp,Bruno Delli Quadri, passa ad altri metodi di protesta, visto e considerato che le sue richieste a nome dei lavoratori dell'ospedale Caracciolo di Agnone non vengono ascoltate. Si tratta di una richiesta inviata da Delli Quadri ai vertici ASREM molisani per l'apertura di un ambulatorio per le vaccinazioni presso il nosocomio agnonese.  La richiesta di detto ambulatorio, è finalizzata  alla somministrazione di  ogni tipo di vaccinazione comprese quelle contro il covid 19. Se la richiesta fatta già da alcuni giorni,  resta inascoltata, il personale sanitario sarà costretto a recarsi presso l'ospedale Veneziale di Isernia. Delli Quadri rivendica il diritto di una vaccinazione in loco, essendo lavoratori non di serie B, ma reclamano diritti esigibili come tutti gli altri lavoratori del comparto sanità Molise. Pertanto si sveste dei  panni di sindacalista e invia una lettera al DG Asrem Florenzano dove annuncia la sua rinuncia da lavoratore, in reparti a rischio contagio Covid, della dose vaccinale. E' chiaro che l'annuncio del sindacalista-lavoratore è una ulteriore estrema forzatura affinchè i diritti di tutti vengano  rispettati. Di seguito la sua dichiarazione:




"Gentilissimo Direttore le scrivo oggi come lavoratore, svestendo i panni di Sindacalista della CISL f.p.
Sono Bruno Delli Quadri infermiere che presta servizio da oltre trenta anni presso l’Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, attualmente in servizio presso l’ U.O.T. 118 del nosocomio Altomolisano.
Appartenendo a una categoria ”privilegiata”, facendo parte di uno dei reparti con il più alto rischio di contagio, avrei potuto accedere alla vaccinazione anti COVID19 su corsie preferenziali ed invece oggi con
immenso rammarico le comunico la mia rinuncia alla vaccinazione in attesa dell’apertura dell’ambulatorio
per le vaccinazioni previsto in Agnone.
Questa mia presa di posizione oltre a rimarcare che i lavoratori della Sanità di Agnone non sono lavoratori di serie B, quindi hanno gli stessi diritti degli altri lavoratori assegnati alle strutture Ospedaliere Regionali, è un segno di solidarietà verso tutti i cittadini che nelle prossime settimane/mesi dovranno sottoporsi a vaccinazione.

Continuerò a prestare la mia attività lavorativa con dedizione e professionalità con i dispositivi di
protezione utilizzati dall’inizio della pandemia.
Oggi, (7 gennaio, ndr) come da disposizione del Dipartimento di Prevenzione mi recherò presso il Drive-in dell’Ospedale
Veneziale di Isernia (perché non Agnone?) per effettuare un tampone molecolare essendo venuto
accidentalmente a contatto con un paziente positivo al COVID19 durante l’orario di servizio".

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