Come Coordinamento delle Sinistre di Opposizione (PCI, PCL, PMLI), aderiamo pienamente alla manifestazione di protesta indetta dai comitati in difesa della sanità pubblica per il giorno 16 marzo, alle ore 10:00, presso il consiglio regionale di via IV novembre a Campobasso.
Il quadro generale, in Molise, non è mai stato così tremendo dal secondo dopoguerra ad oggi. Il fallimento totale delle giunte di “centrodestra” e “centrosinistra” che hanno governato negli anni è sotto gli occhi di tutte/i, le responsabilità romane sono fuori discussione (cosa aspetta il governo ad intervenire come obbligano a fare gli art. 117 e 120 della Costituzione?) e le masse popolari sono costrette a pagare le conseguenze delle pessime scelte dei politicanti borghesi.
Sul fronte della sanità, in particolare, le contraddizioni di anni di tagli alla spesa pubblica stanno venendo al pettine con pesanti ripercussioni sulla tenuta delle stesse istituzioni: il commissario Giustini, fortemente voluto da Salvini ed indagato dalla magistratura, ha appena rassegnato le dimissioni, il DG dell’Asrem, Florenzano, si vede accusato da tutti, alcuni membri della maggioranza minacciano dimissioni (puro spot elettorale, si capisce, i volponi fiutano bene l’aria che tira), il “presidente” Toma perde clamorosamente le staffe in consiglio. Insomma, regna il caos più totale, è partito il tutti contro tutti e il gioco del rimpallo delle responsabilità. E mentre va in scena questo squallido teatrino, il Molise è in piena emergenza, economica, sociale e sanitaria, fra zona rossa, attività non essenziali che non vengono fermate, persone che rinunciano a curarsi, centinaia, si badi bene, CENTINAIA DI MORTI in pochi mesi, ecc.
Il tempo delle analisi è finito. La domanda è: che fare? La risposta non può che essere una soltanto: impediamo il perpetuarsi di questi crimini sociali, rovesciamo il potere regionale, PRETENDIAMO CHE LO STATO, parimenti colpevole, intervenga repentinamente. Il governo centrale deve assumersi le proprie colpe: l’agonia del nostro territorio è ben nota a Roma, basta con alibi e scuse varie. Il governo non può privarci del diritto alla salute, il giochetto di provare a sperimentare una sanità totalmente privata sul nostro territorio e sulla nostra pelle, va respinto al mittente.
Per centrare l’obiettivo è fondamentale una presa di coscienza da parte di tutte/i: il futuro del Molise è nelle nostre mani! Non è questo il momento delle divisioni: fatta salva la pregiudiziale antifascista, invitiamo tutte/i, a prescindere dalle proprie convinzioni politiche, sindacali e religiose, a partecipare. Anche con la zona rossa sarò possibile muoversi da tutti i centri verso il capoluogo inserendo nell’autocertificazione la dicitura: “Partecipazione a manifestazione di protesta davanti al Consiglio regionale in via IV novembre a Campobasso”. Cerchiamo di essere presenti il più possibile, diamo un chiaro segnale a Toma e sodali: NON VI VOGLIAMO, AVETE FALLITO, DIMETTETEVI!