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Consiglio comunale ad Agnone inondato di risate sprezzanti e offese.

Scarano e Iannelli: Non siamo gli autori dell'esposto contro le vaccinazioni

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Il 10 Aprile si è svolto il consiglio comunale di Agnone. Seduta lunga e ricca di argomenti

All'ordine del giorno 4 punti ma decisamente corposi.  In questo primo articolo saranno riportate le notizie riguardanti i preliminari al consiglio e il primo punto all'ODG, Lettura e approvazione delle delibere riguardanti le sedute precedenti.

Il dibattito acceso e animato che, come ormai da consuetudine, scantona e sfiora la cattiva educazione. Volano parole e offese,  risolini da tipico sfottò, non degni di chi è deputato a rappresentare i cittadini. Tali atteggiamenti non certo aiutano la comprensione stessa degli argomenti all'ODG ed  esarperano i rapporti tra maggioranza e opposizione e non portano ad una pacificazione che seppur nella diversità  dei ruoli a loro assegnati dagli elettori è necessaria all'iter democratico.

  Al primo punto l'approvazione dei verbali e delle sedute precedenti. Prima di affrontare l'odg in via preliminare,  Scarano capogruppo di Agnone Identità e Futuro, chiarisce che il suo gruppo politico od i non eletti dela sua lista, non hanno firmato l'esposto fatto da alcuni alla procura della repubblica di Isernia vs il  comune di Agnone per quanto riguarda alcune vaccinazioni anticovid praticate ai volontari della protezione civile ed  alcuni amministrativi comunali, come dichiarato dallo stesso vicesindaco, Dott Di Nucci medico in pensione responsabile del piano vaccinale di Agnone.

Nel merito Scarano ha chiesto al consigliere Iannelli esponente dell'altro gruppo di minoranza,  Esserci, semmai il suo gruppo avesse avuto parte in causa circa il detto esposto. Iannelli ha risposto che Esserci ha subito una rimodulazione come gruppo politico ed alcuni componenti sono fuoriusciti, ma  il suo gruppo rimasto all'interno di Esserci non ha fatto alcuno esposto. Comunque adesso ci si chiede  quale e' il gruppo a cui fa riferimento Iannelli.

 Dopodichè si è passati all'odg. Scarano al primo punto richiama il verbale dell'ultimo consiglio comunale avvenuto da remoto, quando il suo gruppo abbandono' per motivi tecnici il consiglio, il  consigliere ribadisce che  in quell'occasione chiesero un rinvio della seduta consiliare per problemi legati alla connessione, al punto di non riuscire a seguire la relazione fatta  dall'assessora Gennarelli. Lo stesso verbale, dice Scarano, sottolinea i disturbi legati alla connessione, tali da definirla scadente,  ma nonostante cio' i consiglieri votarono  la relazione della Gennarelli. Scarano si interrogava su cosa avessero votato, visto che il verbale stesso parla di connessione scadente e secondo Scarano votarono una relazione che nessuno dei consiglieri poteva sentire nelle condizioni sopraesposte. 

Inoltre ha ribadito che all'odg del consiglio in questione erano presenti tematiche da discutere estremamente importanti come  i problemi legati  al Caracciolo e il piano vaccinale, argomenti non affrontabili in condizioni di collegamento da remoto scadenti e chiede tempi contingentati e certi  per  l'iter del documento condiviso sulla rete ospedaliera e la medicina  territoriale.A questo la maggioranza ha risposto che Scarano e il suo gruppo dovevano semplicemente pazientare e rientrare nel collegamento, chiedere alla Gennarelli di relazionare nuovamente   e proseguire nel consiglio visto che i problemi tecnici iniziali erano stati superati, tant'è che il consiglio e' proseguito senza interruzioni di sorta.

Nei verbali all'odg Scarano ha riportato anche quello inerente il debito fuori bilancio riguardante una impresa commissionata dal comune per un lavoro che ha interessato piazza Plebiscito e lo stadio Civitelle. La ditta vantava un credito  con il comune per questi lavori, ma il comune vantava un credito verso la ditta per i danni causati alla fontana di piazza plebiscito e per alcuni lavori allo stadio Civitelle non terminati.

Il comune, con un debito fuori bilancio a dicembre decide di  pagare la ditta.  Pochi giorni fa però e' intervenuta l'assicurazione a risarcire il comune di Agnone per i danni subiti alla fontana di piazza Plebiscito con una somma inferiore rispetto a quella esborsata dal comune.. E ancora una volta Scarano sottolinea che il comune ha pagato la ditta prima che l'intera questione fosse definita, ad oggi il comune deve recuperare con la ditta le somme in eccesso versate nel mese di dicembre 2020 alla impresa. A Scarano ha risposto il consigliere Marcovecchio che sottolineava che i debIti per lavori eseguiti, vanno pagati per legge e se successivamente intervengono questioni a seguito delle dovute verifiche, l'amministrazione si adopera per redimerle.

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