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L'editoriale/ Caro prof, nessuno le ha chiesto di fare miracoli...

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 Alzasse la mano chi ha chiesto al sindaco di Agnone e la sua giunta di realizzare il Colosseo alla Ripa. Alzasse la mano chi gli ha chiesto di dividere le acque del mar Rosso. Alzasse la mano chi gli ha chiesto, una volta insediatosi a palazzo san Francesco, di diventare San Michele dalle Civitelle e fare miracoli. Quanto chiesto al sindaco e ai suoi prodi discepoli era di dare un segnale di discontinuità rispetto la precedente amministrazione, quello certamente sì.
Eppure a distanza di un anno non riscontriamo (non viviamo su Marte) minimamente impulsi diversi. Sembra quasi che l’ex sindaco Gelsomino De Vita non sia mai finito sui banchi dell’opposizione. Purtroppo la conferma è giunta nella cornice dell’Italo Argentino durante l’incontro con la cittadinanza, dove è andata in scena l’ennesima manfrina. Aria fritta. Fatti arcinoti che la gente conosce a memoria. Sermoni alla De Vita per rendere l'idea. “Non ci sono soldi, il Governo ha preso i Comuni come bancomat, ecc, ecc.” abbiamo sentito ripetere in maniera ossessiva.
Non una parola nuova sulle azioni da intraprendere per il moribondo ospedale, non una citazione sulla chiusura della Stilcoop, non un pensiero sulla crisi che attanaglia il comparto del commercio, tanto per citare alcuni esempi a caso.
Così chi si attendeva, e noi tra i primi, discorsi su progettualità, su nuovi canali per il reperimento di fondi, prospettive future atte a risollevare le sorti di un paese (non miracoli sia ben chiaro), è rimasto deluso.
Altro che le quattro P sbandierate - ancora una volta -  dal sindaco intese come programmazione, perseveranza, passione e pazzia le quali dovevano diventare il cavallo di battaglia della nuova amministrazione. Altro che inversione a U come sbraitato in campagna elettorale. La realtà resta lontana anni luce dalle promesse fatte alla vigilia della vittoria. Il centrodestra, dopo anni di egemonia, è andato a casa, ma ad Agnone sembra non essere cambiato nulla. Lo diciamo senza paura di smentita. E poi sinceramente da un professore di politica con una storia ultratrentennale alle spalle, nonché esperto di vita amministrativa, come il sindaco dice di essere, sabato sera ci saremo attesi qualcosa di più.
Non  miracoli, per carità, quelli li lasciamo ai santi…

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