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Eolico selvaggio, Marinelli: Il denaro degli imprenditori non vale quanto il nostro territorio

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RICEVIAMO, e volentieri pubblichiamo, dal consigliere regionale Franco Giorgio Marinelli, il seguente intervento in merito al tema eolico.

 

Caro direttore,

sul portale altomolise.net ho letto il tuo editoriale “Fanno gli ambientalisti con le nostre montagne”, condividendo a pieno le tue osservazioni in merito all’eolico e all’atteggiamento di alcuni sindaci.

La produzione di energia sta diventano una questione sempre più delicata, dovendo necessariamente soddisfare il nostro fabbisogno, ma al contempo dovendo fare i conti da un lato con la scarsità ed il preoccupante tasso di inquinamento delle fonti fossili e dall’altro con la diffusione, troppo spesso non ben disciplinata, delle rinnovabili.

Ho visto che sul tuo editoriale è intervenuto anche il sindaco di Celenza sul Trigno, il quale addita gli amministratori locali come unici responsabili degli eventuali “spropositi” ambientali.

Del resto sappiamo tutti che le aziende installatrici dell’eolico pagano ai Comuni somme consistenti per terreni fino a quel momento completamente improduttivi; somme che in molti casi risollevano i bilanci o risolvono il problema dei “faticosi”  e sempre carenti fondi per opere pubbliche e infrastrutture.

I sindaci sono giustamente attratti da questi introiti e lo fanno, in molti casi, in buona fede, pensando al bene dei cittadini.

Ma si dovrebbe riflettere, come anche tu e Rodrigo Cieri osservate, su ciò che si guadagna e ciò che si perde, su quale sia il reale prezzo che il territorio paga per un’installazione poco oculata di pale eoliche e pannelli solari.

La bellezza dei nostri paesaggi ed il turismo ad esso indissolubilmente legato, pagherebbero un prezzo troppo alto, non quantificabile e neanche lontanamente paragonabile alle offerte di denaro degli imprenditori di rinnovabili.

Sarebbe un vero peccato accorgersene troppo tardi, quando il danno risulterebbe tale da non poter essere riparato.

Per questo, non dovremmo mai stancarci di parlarne e mi complimento con te e con voi del portale per l’attenzione che continuate a prestare all’argomento.

Per lo stesso motivo, ho voluto manifestare la mia condivisione al tuo editoriale e all’intervento del Cieri.

Ti saluto con stima e cordialità,

Franco Giorgio Marinelli

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