La notte scorsa intorno alle ore 23 in territorio di Cerro al Volturno, svincolo per Cupone, un uomo di 49 anni, Lucio Scorrano, noto dirigente di una squadra di calcio, alla guida della propria auto, una Renault Scenic, diretto verso la propria abitazione, ha impattato violentemente con un cervo adulto, sbucato da una scarpata laterale verso il lato guida. Il conducente ha avuto la prontezza di evitare di essere colto in pieno sul lato guida , ma in ogni caso l'auto ha colpito l'animale sulla parte posteriore del corpo e in parte sul dorso
Il cervo dopo l'urto, spaventatissimo fuggiva verso il lato opposto dell'incidente, saltando il guard rail, ma poi tornava nuovamente indietro rifugiandosi nella scarpata di provenienza. Il signor Scorrano nel racconto, non riesce a riferire se l'animale fosse ferito.
Improvviso, violento lo scontro, nonostante l'auto viaggiasse a cica 40 km ora, ha causato danni ingenti all'auto e uno shock fisico-emotivo al conducente che dallo spavento non riusciva immediatamente, in una zona completamente isolata, a chiamare i soccorsi. Sembrerebbe che l'uomo non abbia riportato ferite . Sono intervenuti successivamente i carabinieri della compagnia di Sesto Campano, e sono stati informati i carabinieri forestali dell'evento.
Purtroppo gli incidenti stradali con animali sono sempre più frequenti. Arriva dall’Asaps, l’associazione amici polizia stradale, l’unica rilevazione italiana sugli incidenti stradali con animali. Una statistica importante che per il 2020 vede 157 incidenti significativi ) nei quali 16 persone sono morte (15 nel 2019 +7% e 11 nel 2018) e 215 sono rimaste seriamente ferite (221 nel 2019 -3% e 189 nel 2018). Precisa anche la tipologia dei casi: 138 volte l’incidente è avvenuto con un animale selvatico (88%) e in 19 con un animale domestico mentre 118 incidenti sono avvenuti di giorno e 39 di notte. E 151 sono avvenuti sulla rete ordinaria e 6 nelle autostrade e extraurbane principali. Al primo posto negli incidenti gravi con investimenti di animali la Lombardia con 17 sinistri, seguono l’Emilia Romagna con 15, Piemonte 14, Abruzzo 13, Campania 12, Marche 11, Toscana e Liguria con 10, il Veneto, Lazio e la Sardegna con 8, Sicilia 7, Molise 6, Puglia 5, Trentino, Umbria e Friuli 4, Calabria 1.
Secondo l'Asaps quello degli incidenti col coinvolgimento di animali, in particolare selvatici, specie in alcune zone ad alta frequenza per questo tipo di sinistri, richiede l’adozione di ulteriori e più efficaci strumenti difensivi per la sicurezza della circolazione. Ecco quindi i consigli, in un decalogo, dell’associazione sul tema.
1) in sede di progettazione di autostrade e strade extraurbane, le strade dove la velocità è maggiore, occorre prevedere dei sottopassaggi, valutando i precedenti rilevamenti di attraversamenti di animali
2) occorre che gli automobilisti e gli organi di polizia stradale segnalino il pericolo, creando una vera mappatura dei luoghi più a rischio, per i successivi rapidi interventi da parte dell'ente proprietario della strada
3) gli enti proprietari strada dovrebbero installare reti ad alto impatto lungo le principali arterie, e curarne la manutenzione periodica, in modo da evitare pericolosi buchi a ridosso della carreggiata in cui potrebbero infilarsi gli animali; importante curare anche la presenza di catarifrangenti che funzionano da dissuasori per il passaggio della fauna come sperimentato in alcune province italiane o come in Lussemburgo dove funzionano dei catarifrangenti che rifrangono la luce dei fari ortogonalmente al percorso stradale, verso la campagna. I riflettori colpiti dalla luce dei fari producono una barriera di delimitazione ottica. In questo modo gli animali selvatici sono abbagliati e bloccati momentaneamente fuori dalla strada e non la attraversano quando sta passando un autoveicolo