AGRICOLTURA: CESTINI VUOTI PER I RACCOGLITORI DI TARTUFI =
Roma, 20 set. - (Adnkronos/Labitalia) - Cestini vuoti per i
raccoglitori di prodotti tipicamente italiani, come i tartufi. Grande
delusione quest'anno per decine di migliaia di professionisti
impegnati, rileva Coldiretti, insieme all'amico piu' fedele dell'uomo,
a rifornire anche negozi e ristoranti con tartufi che alimentano un
business comprensivo di indotto con un valore stimato in circa mezzo
miliardo di euro per una specialita' venduta fresca, conservata o
trasformata.
Tuttavia, l'estate pazza segnata dalla piu' grave siccita' da
quasi dieci anni, che si conclude con ondate successive di maltempo,
manda in tilt la produzione dei frutti dell'autunno e fa saltare tutte
le previsioni per la raccolta di tartufi con le quotazioni che
potrebbero oscillare tra i 2mila e i 4mila euro al chilo per le
pezzature intorno ai 20 grammi del pregiato tartufo bianco.
Molto dipendera' dai prossimi giorni, ma l'arrivo della pioggia
in un'estate con il 48% di precipitazioni in meno della media, che si
classifica al secondo posto tra le piu' calde di sempre, ha riacceso
le speranze dei ricercatori che - sottolinea la Coldiretti - confidano
nel clima umido e nelle piogge di settembre perche' il 'Tuber magnatum
Pico' si sviluppa in terreni che devono restare freschi e umidi sia
nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione. Ma a fare 'la
danza della pioggia' sono anche i tanti buongustai che devono
affrontare gia' la maggiore spesa provocata dal passaggio lo scorso
anno dell'Iva dal 20 al 21%. (segue)
(Lab/Opr/Adnkronos)
20-SET-12 14:22
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AGRICOLTURA: CESTINI VUOTI PER I RACCOGLITORI DI TARTUFI (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana
all'Umbria, dall'Abruzzo al Molise, ma anche nel Lazio e in Calabria,
sono numerosi i territori battuti dai ricercatori. La ricerca dei
tartufi, praticata gia' dai Sumeri, svolge una funzione economica a
sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante
integrazione di reddito per le comunita' locali, con effetti positivi
sugli afflussi turistici come dimostrano le numerose occasioni di
festeggiamento organizzate in suo onore.
"Quest'anno - dice a Labitalia Stefano Masini, responsabile
Ambiente e Territorio Coldiretti - la preziosa raccolta dei funghi e'
ritardata a causa della siccita' che ha colpito il Paese. Il rischio
poi e' che, nonostante l'arrivo delle piogge, si assista aduna
stagione breve di raccolta, a causa della diminuzione repetina della
temperatura che influisce sulla crescita e, quindi, sulla permanenza
nel terreno".
"Un altro problema - aggiunge - e' della mancanza di questi
prodotti anche nei ristoranti, anche perche' la siccita' avendo
colpito anche altre zone europee, ne ha di fatto impedito
l'importazione".