La previsione meteo per il prossimo weekend di sabato 29 e domenica 30 gennaio è stata stravolta e questo ennesimo ribaltone è causato dagli scombussolamenti in atto a livello europeo, con il Vecchio Continente letteralmente strattonato tra poderose avanzate dell'alta pressione da una parte e gelide correnti settentrionali dall'altra.
Ma attenzione, le novità non si esauriscono con il fine settimana. Dagli ultimi aggiornamenti a nostra disposizione emerge infatti, proprio sul finire dei "giorni della merla", un'importante svolta che potrebbe riportare le piogge e pure la neve su parte dell'Italia.
Negli ultimi giorni buona parte dell'Europa occidentale è stata preda di un blocco atmosferico: possiamo identificarlo come un'area anticiclonica sostanzialmente "bloccata" e in grado di stazionare in un vasta zona per diverso tempo: immaginatelo come una sorta di muro contro le perturbazioni atlantiche.
A differenza di quanto previsto nei giorni scorsi, quando sembrava che pure sul nostro Paese qualche precipitazione potesse arrivare nel corso del weekend, l'ultimo aggiornamento ha di fatto prolungato questa estrema staticità atmosferica: ebbene, anche sabato 29 e domenica 30 gennaio ci sarà spazio per la classica dicotomia che caratterizza le alte pressioni invernali, ovvero per giornate soleggiate al Centro-Sud e sull'arco alpino, con temperature oltre le medie climatiche attese nel periodo e per l'inevitabile altra faccia della medaglia, cioè le nebbie, con elevatissimo rischio soprattutto per la Pianura Padano-Veneta, settore dove le temperature risulteranno decisamente più freddine rispetto al resto d'Italia, anche durante le ore centrali della giornata.
A conti fatti, la tradizione dei giorni della merla (29-30-31 di gennaio) sembra proprio saltare quest'anno. Secondo la leggenda, lo ricordiamo, i giorni di fine gennaio (teoricamente i più freddi di tutto l'anno) prendono il nome da una merla bianca che si rifugiò dentro un camino per sfuggire al gelo. Dopo tre giorni uscì dal comignolo, completamente nera. Da allora tutti i merli sono neri. La tradizione attribuisce alla "Merla" anche la capacità di prevedere l'andamento delle stagioni successive: se i 3 giorni saranno freddi, la primavera sarà calda e soleggiata. In caso contrario, la primavera tarderà a manifestarsi.
Ebbene, non sarà così: il periodo generalmente più freddo dell'inverno sarà tenuto sotto scacco da un anticiclone invadente e tutt'altro che gelido.
Ma attenzione a un colpo di scena che potrebbe arrivare proprio...sulla coda della merla. Una svolta importante è attesa infatti tra la seconda parte di lunedì 31 gennaio e martedì 1° febbraio, a causa del sopraggiungere di correnti più fredde ed instabili in discesa dall'Artico.
L'irruzione di queste masse d'aria è destinata a favorire la formazione di un vortice ciclonico in sede mediterranea con la possibilità più che concreta di precipitazioni a carico soprattutto delle nostre regioni del Centro-Sud, anche nevose a bassa quota.
Staremo a vedere se questa tendenza verrà confermata o meno nei prossimi aggiornamenti: di fatto, essa rappresenterebbe l'inizio di un periodo più dinamico che potrebbe a caratterizzare almeno parte della prossima settimana e, più in generale, l'avvio di febbraio.