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Disservizio trasporto scolastico: Saia dopo le proteste trova l'accordo con Belmonte del Sannio

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 Agnone 10 ottobre 2022: A seguito delle proteste pubbliche di un genitore che denunciava il disservizio del trasporto pubblico  scolastico, il sindaco di Agnone,  Saia prende provvedimenti e d'intesa con la sindaca di Belmonte del Sannio, Anita di Primio,   firma un procollo  in cui la sindaca supporta il trasporto scolastico agnonese con lo scuolabus del proprio comune.  Sarà lo scuolabus del comune di Belmonte che porta i suoi  studenti  a Agnone a fare ulteriori fermate  sul comune agnonese compresa quella che interessa il bambino in questione cosi evitando levatacce e lunghi percorsi a dei bambini piccoli.  
 I fatti esposti dalla mamma riguardano il figlio, un bambino di otto anni che abita a soli due km di Agnone ma  costretto a salire sullo scuolabus alle ore 6.40 per arrivare a scuola dopo una ora e mezza  di tragitto attraversando svariati km  all'interno delle contrade agnonesi, su strade dissestate.
 
Questa la dichiarazione di Saia"Eravamo già al lavoro sul problema sollevato da alcuni cittadini relativo al trasporto scolastico per gli studenti residenti nelle contrade. Per agevolare i ragazzi con gli orari di andata e ritorno, abbiamo trovato un accordo con la sindaca di Belmonte del Sannio Anita Di Primio per l’utilizzo del loro scuolabus.
Con la formalizzazione dell’accordo a cui lavoreremo con rapidità, gli studenti colpiti dal problema potranno salire sull’altro scuolabus evitando levatacce.
Rimane il dispiacere sul modo in cui la questione è stata sollevata. Sui social, con termini forti. Il nostro impegno è costante, volto a non scadere nelle polemiche e ad assicurare aiuto a tutti, anche a chi abita più distante."  
 
Comunque gli errori non stanno sempre da una sola parte, le istituzioni devono essere a disposizione dei cittadini nella soluzione dei problemi e se un cittadino si vede costretto a esporre il problema sui social o sulla stampa probabilmente esistono delle criticità nella comunicazione e forse non erano necessarie le proteste pubbliche per cercare una soluzione  poi trovata a  posteriori di esse.
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