Agnone un paese in via spolamento, perde abitanti di anno in anno. Quest'anno dagli ultimi report riferiti fino al mese di settembre 2022 , gli bitanti risultano 4729, pertanto rispetto ai dati del 2021 stesso periodo dove si contavano 4785 si evince un calo di 56 abitanti
E' chiaro che se gli abitanti agnonesi, come in tutti i paesi dell'entroterra italiana continuano a scendere si pone anche un grosso problema di mantenimento dei servizi e delle strutture.
La recente chiusura della piscina agnonese è solo l'ultimo di una lunga serie di servizi che spariscono a discapito della popolazione dei territori altomolisani ed altovastese. I gestori della Hidro Sport, dopo 14 anni di ininterrotta gestione, hanno alzato bandiera bianca, non riuscivano a fronteggiarre le ingenti spese, tra l'altro in aumento visto i rincari, di luce e gas.

Un colpo mortale per una piccola comunità . Anche il Teatro Italo Argentino, un altro gioiello di famiglia è in bilico. Per adesso e' stata interrotta la programmazione dei film, e' previsto tra l'altro per l'anno prossimo l'efficienza energetica all'immobile. Al comune di Agnone sono stati assegnati dei fondi dal ministero della Cultura (Mic) pari a 200.000 euro che vede il Comune altomolisano tra i vincitori del bando del ‘Pnrr Cultura’ finanziato da NextGeneratione EU. Su scala nazionale sono 348 i teatri che gioveranno della ‘Misura 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3′. (https://cultura.gov.it/pnrrassegnazionerisorse).
Ai 200.000 euro che arriveranno da Roma, il Comune di Agnone parteciperà con un ulteriore intervento di 50.000 euro per portare a termine i lavori di efficientamento energetico ormai non più rinviabili visti i costi, in particolare di luce e gas,supportati dall’Associazione ‘Amici del Teatro Italo Argentino’ che da anni gestisce l’immobile. Per il momento i nuovi lavori interesseranno la coibentazione esterna, la gestione della centrale termica da remoto, il cambio degli infissi.
Ma cio' nonostante anche sul teatro grava una mannaia cinese che potrebbe decretarne la chiusura. Come per la piscina il teatro è poco frequentato , vuoi per la scarsità della popolazione, vuoi per la crisi nazionale dei cinema e teatri che vede le sale vuote , crisi aggravata dai due anni trascorsi in pandemia da Covid con i lokdown. Molte multisale nelle grandi città hanno chiuso per mancanza di spettatori. Ma nei piccoli centri chiudere tali strutture e' decretare l'isolamento fisico e culturale della popolazione
Ma su queste strutture insistono anche problemi legati alla presenza dei residenti . In piscina gli iscritti erano meno di 200, al teatro nonostante la programmazione di alto livello,chi poteva partecipare non lo ha fatto. Al concerto dell'Orchestra del Molise, una eccellente orchestra composta da 64 elementi, che ha eseguito un concerto di altissimo livello, erano presenti in sala circa 50 persone con un teatro che ha una capienza di oltre 200 posti. Partecipare anche e' importante se non si vuole abbassare ulteriori saracinesche, stiamo perdendo il meraviglioso rito collettivo di andare a cinema e teatro e puo' essere irreversibile.